del Monaco  - France

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Chimere Olio su tela cm 50 X 61
 
Iris iridis Olio su tela cm 50 X 61
 
Trittico ricamo selvaggio Olio su tela cm 46 X 33 ciascuna tela
Natura selvaggia Olio su tela cm 50 X 61
 
Memorie di Pan Olio su tela cm 53 X 30
 
Natura fertile Olio su tela cm 50 X 61

Her Biography

Nata a Parigi, da genitori originari del centro sud d’italia,frequenta l’universita « la Sapienza » di Roma e ottiene la laurea in architettura nel 1983 .In seguito, inscrittasi all’accademia di Belle Arti di Roma si diploma , sotto la direzione di Marcello Avenali , con una tesi dedicata al pittore tedesco Paul KLEE.

Questo studio orienterà il suo lavoro verso l’essenzialità del tratto come « linea in movimento » fondamentale per la sua ricerca , in origine grafica e che con il passar del tempo , resterà la forza primordiale della sua pittura.

La tematica sviluppata è quella di una simbologia rigorosa delle diverse forme della materia inerte.

LA   MATERIA  INERTE !

Pietre , intarsi , tessuti , gioie…...tutto cio che conserva i segni del tempo e  con essi i significati reconditi.                                                                              

Il simbolismo deriva da sogni diurni, o configurazioni del intelletto.       L’artista simbolico li transferisce in un contesto cosmico immateriale, che risponde alle proprie leggi , dando loro un nuovo significato.                            

La poesia che emana da questo spazio irreale, conferisce alla pittura di            del Monaco, un atmosfera tanto effimerà quanto immutabile.                        

Cosi, l’esperienza comune diventa individuale, caratterizando fortamente il lavoro sulla tela.

E un ritorno alla sorgente, sui legami fragili , quasi invisibili che celano intimamente , il percorso doloroso del divenire.

Questo lavoro dell’intelletto , per una nuova codificazione , non si svolge senza passione ma al contrario, è attraverso l’effimero dei suoi temi che questo artista s’illumina , è attraverso l’apparente fragilita delle sue atmosfere che  si rinforza e si definisce.

Curriculum

MOSTRE PERSONALI 

-     1994 _______ NIZZA  (FRA)

        ABELA  HOTEL

        Mostra « Disegni, Pastelli e Olii »

 

-     1995 _______ MOUGINS  (FRA)

        Mostra – ROYAL  MOUGINS – 

 

-     1996 _______ VALLAURIS  (FRA)

        « Perle di Festa » Galleria 52 

 

-     2000 _______ CANNES  (FRA)

        Mostra « Muri dell Imaginario »

        Galleria  GREY  D’ALBION 

 

-     2001 _______ DUBAI  (EMIRATI)

        Esposizione – ART  PROMOTION – 

 

-     2006 _______ LIBREVILLE  (GABON)

        Esposizione – ART  PROMOTION- 

 

-     2008 _______SAINT PAUL DE VENCE  (FRA)

        Mostra – MAS D’ARTIGNY-

        Gallerie Art Seiller et Lavagna 

 

-     2008_______SAN REMO  (IT)

      Mostra « Il Tempo dell’effimero »

      SANTA  TECLA- 

 

-     2010 ______ SAINT RAPHAEL  (FRA)

               Mostra “ Fragilita dell’ Essere”

               Villa – LES ASPHODELES – 

 

-     2011 _______ SAINTE  MAXIME  (FRA)

              Mostra « Compatto ed Effimero »

              Sala d’onore – JEAN  PORTAL - 

 

-     2018 _______ TORINO  ( IT)

        Mostra « I Giochi dell’ Effimero”

       Galleria  GALFER 20 

 

-     2019 ______ FREJUS  (FRA)

                Mostra “ Memorie Perdute”

                Villa – AURELIANA

Art Critic

Ruggero GERVASONI, geniale pittore Bergamasco, formatosi all’accademia Giuseppe Balbo di Bordighera, Famoso per Ie sue “ monocromie” monumentali, amico nonché mentore di del Monaco, ne definisce il lavoro pittorico in questi termini.
La pittura di del Monaco può far pensare, ad un primo sguardo, ad certa pittura d'atmosfera del XX secolo, intendendosi qui per atmosfera, quella straniante ed onirica di René Magritte e di Giorgio De Chirico, soprattutto del periodo metafisico.
Ma la lettura di un quadro - come di una poesia o di un brano musicale non sono univoche ed assolute, anzi spesso sono molteplici ed eterogenee. Occorre forse ricordare ancora una volta iI celebre motto di Duchamp, quando l'illustre normanno diceva che quadri li fanno coloro che li guardano, proprio nell'atto di guardarli.
Per cui, se qualcuno può vedere in del Monaco certi richiami ad una pittura di sospensione e di attesa, realizzata, fra 1'altro, anche da certo realismo magico novecentesco, io preferisco vedervi un bel lavoro di introspezione e di rievocazione, tipico, e vero, di alcuni degli autori a cui ora accennavo, ma che la pittrice mette in atto con tutt'altre intenzioni.

Perché qui non si tratta tanto di sviscerare i contenuti dell' inconscio o di spiazzare il pubblico con accostamenti incongrui, quanto di creare delle forme, ai limiti dell'astrattismo, quasi delle isole incantate, dove, certo, vibra una certa atmosfera, ma che non vuole essere conturbante e forse neppure sognante ma semplicemente rappresentare stati d' animo, in memorie, attese. Frammenti figurativi (accenni di architetture, colonne) si uniscono a campiture astratte e a richiami a particolari quotidiani o biologici (un manto maculato come quello di un leopardo, ad esempio). Da Magritte alla Pop Art, dunque?
In un certo senso sì, ma anche qui occorre fare dei distinguo. A del Monaco non interessa una rappresentazione - esaltata o ferocemente critica che sia - del mondo contemporaneo e delle sue immagini. Interessa piuttosto ripescare quanto di magico c'è nella realtà e nella mente umana.
Lei stessa, d'altronde, ha scritto, in un breve autocommento su1 suo lavoro: "Muri del passato, segni indelebili della memoria, architetture dell'anima, così essenziali quanto effimere... ”. Ecco, secondo me, sta qui i1 punto. Fermare in un attimo , in un quadro , 1'instabilità e la fuggevolezza della vita, cercare di eternare, in forme leggere e impalpabili, la concreta ma fragilissima realtà della vita.
La pittrice conduce questa operazione con coerenza e consapevolezza, ottiene forme che sono i1 risultato di severi studi e lunghe riflessioni.
Non sarà quindi superfluo ricordare, alcuni dati biografici che ci aiuteranno a capire ancor meglio il suo percorso artistico:
del Monaco ha ottenuto un diploma in arti decorative studiando le teorie di Paul Klee, ha conseguito la laurea in architettura, ed è stata per anni una ballerina professionista danzando in molti spettacoli televisivi.
Non c'è forse qualcosa di leggero ed etereo, direi proprio di danzante, nelle sue delicate ma calibrate precisissime pitture?