GABRIELLA TIRINCANTI - Italy

Contacts:  gabriella.tirincanti@gmail.com


Disquiet tecnica mista cm 80 x 80
 
Vie di fuga acrilico materico cm 100 x 100
 
Entrare uscrire.... tecnica mista acquerello acrilico su tela cm 80 x 80
Caos urbano tecnica mista acquarello acrilico gesso cm 80 x 80
 
Mare di fuoco acrilico gesso cm 80 x 80
 
Ciò che siamo acriico cm 70 x 70

About her Art

nasce a Roma dove vive ed opera da diversi anni.

Pittrice autodidatta, artista versatile esprime nelle varie tecniche pittoriche la sua passionalità.

Nel trionfo dei colori e nelle tracce di pennellate ora ordinate ora scompigliate le geometrie degli spazi diventano luoghi della memoria, fantasmi della storia. Il suo immaginario emotivo oggetto non identificato: Vita

Presente da anni a mostre ed eventi in Italia e all’estero.

La Critica

“Geometrie che spiegano ma l'esplicazione è legata alla dimensione dell'altro. È colore, ‘dimensionalita’, è impulso, estro... Arte!”

(Angelo Nardi)

 “Ci sono vibrazioni profonde... il lirismo è presente nelle forme dinamiche che si intravedono e nel coraggio di accostare i colori con maestria e sapienza”.

(Patrizio De Magistris)

 “Materia viva e sentita, un percorso che sì assapora cosciente e consapevole. Un elogio alla certezza del saper fare.”

(Silvia Valente)


Quando, alcuni anni fa, ho conosciuto Gabriella ho apprezzato subito le sue opere. Acquarelli stupendi dai colori tenui e delicati. Fiori che incantavano con tonalità e sfumature ricercate e lasciavano intravedere la sua sensibilità e la sua delicatezza. Non ero solo io ad ammirare tanta bellezza: donne e uomini d'arte si soffermavano a contemplare i suoi lavori, portatori di serenità d'animo, armonia, equilibrio.

Dopo qualche tempo, il primo cambiamento. Opere geometriche, colori forti con rappresentazioni di paesaggi, luoghi sempre visibili e comprensibili in cui l'elemento colore evidenziava una ricerca, una attenzione ed una capacità creativa, pregio dì pochi artisti dotati di grande talento.

In seguito, ancora una nuova pittura, molto moderna, un astratto puro, ricercato, particolare nella tecnica realizzativa in cui l'elemento colore svolge, come sempre, un ruolo primario. Davanti a queste opere si resta incantati ad ammirare le sfumature, gli accostamenti dei colorì, le mescole utilizzate che denotano fantasia e capacità progettuale molto personale, certamente notevole e fuori dal comune. C'è tanto concetto in questi lavori e, se ciò avviene con naturalezza, dobbiamo pensare dì essere in presenza di una grande artista.

Questi passaggi che ho voluto evidenziare rivelano ancora molto altro. Vorrei sottolineare un'ultima cosa: la pittrice lavora facendo continua ricerca e ciò è dovuto alle sue qualità intellettuali che la portano sempre ad elaborare nuove tecniche ed opere di fantasia che la collocano su un piedistallo. Ella diventa così un riferimento, un esempio per chi vuole imparare e fare arte in modo tale da poter stupire ed incantare.

 Maurizio Campitelli

Gabriella Tirincanti nasce a Roma da una famiglia che le ha fatto respirare l'aria dell’arte fino dal primo giorno di vita.

Il padre Giulio di professione giornalista ma anche raffinato pittore e cartellonista pubblicitario a livello internazionale e la sua mamma, pittrice anche lei fin dai tempi del liceo artistico di via Ripetta a Roma, le hanno dato da subito quella profonda lezione che le ha permesso di apprendere ed appartenere radicalmente al mondo dell’arte.

Frequentavano la loro casa artisti di grosso spessore come Orfeo Tamburi e lo sceneggiatore Ennio Flaiano dei quali Gabriella ricorda vicende professionali e famigliari. Nei suoi ricordi la cosa più bella che dice del padre è che le ha lasciato prima di tutto una notevole eredità morale. Tutti coloro che la conoscono lo possono confermare.

Con l'onestà intellettuale che le appartiene si mette di fronte alla tela sempre pronta alla ricerca di quelle strade che, con la tavolozza in mano, il bravo autore cerca e sperimenta. Dagli acquerelli di paesaggi, di scorci, di vicoli e di vita vissuta si possono trarre i racconti cella sua esperienza.

La destrezza nell'uso dei colori si manifesta ancora di più quando, da esperta ceramista, propone la sua oggettistica in manufatti carichi di sapore mediterraneo

L'amore per il mare, per la natura, per gli animali, per il prossimo, fanno da veicolo alle innumerevoli creazioni nelle discipline che pratica. Includo le piccole sculture fatte con fili di cotone agglomerati e ricomposti in figurine di animaletti, gnomi, cestelli di fiori...detto così sembra cosa da poco ma visti ed osservati richiamano appieno la riconoscibilità dei suoi lavori.

La strada che percorre in pittura manifesta la sua familiarità con il “materico”. Una serie di dipinti propone i suoi spaghi sulle tracce delle sabbie, delle garze immerse nel colore, dapprima svincolate e poi riprese dalle linee oblique che non sono più tali ma diventano pittura integrata in un tutt'uno con l'opera il suo immaginario ora riemerge visibile al primo impatto, ora si rompe, si dilata, si confonde nei segni dei passaggi post futuristi ed espressionisti.

Non finisce mai di analizzare la sua produzione e, direi di essere la giudice più esigente di sé stessa. Sulle superfici dipinte interviene sovente con il colore, fatto uscire direttamente dal tubo sulla tela in volute che riportano alle onde, alle vele, al vento, alla neve che cade. Tutto espresso liberamente come ella stessa si manifesta nelle relazioni quotidiane.

LIBERA/MENTE è il termine adatto a definire Gabriella.

È attuale la ripresa di un lavoro accostabile al post cubismo, fatto di cerchi, triangoli, quadrati irregolari e linee tondeggianti, di un ipotetico orizzonte di colore puro, coprente gli spazi delle grandi tessere di un immaginario mosaico. La solarità della sua composizione riporta alla capacità di vedere oltre l’ottica “normale” e alla facilità di coinvolgimento di chi osserva. I colori primari che usa sono vivi, danno leggerezza ed allegria alla composizione e creano un felice punto di vista tra realtà ed arteficio.

Paolo Viterbini


Gabriella Tirincanti, pittrice autodidatta ma figlia d’arte. Ha fraquentazioni artistiche con i “Cento Pittori di via Margutta” ed in particolare con Alberto Vespaziani. In tale contesto artistico la pittrice si diletta a dipingere quadri realistici, di stile post-impressionistico dal sapore romantico nei quali inserisce l'uso delle tinte acriliche, acquerelli e pigmenti.

Nel tempo, una naturale evoluzione la porta a dipingere opere più complesse ed articolate, dove appaiono composizioni pittoriche interessate da figure geometriche e colori puri: rossi, blu, gialli impastati direttamente sulla tavolozza.

E' sorprendente la facilità con la quale l'artista è addivenuta, in tempi brevi, ad effigiare opere riconducibili alle Avanguardie del primo Novecento e, in particolare, alla corrente cubista del grande pittore Pablo Picasso, creando l'illusione che gli oggetti possano mostrare nuove forme diverse da quelle tradizionali, effigiate in tutta la loro interezza.

Più precisamente, la pittrice compone dipinti che donano la possibilità di vedere l'oggetto nella sua quarta dimensione. Un arteficio pittorico che, coniugato con una illusione ottica e un metodo geometrico, consente allo spettatore di osservare, contestualmente: la parte frontale, la sezione posteriore e perfino le parti laterali dell'oggetto. Uno "scherzetto" di linee, colori e luci, che creano una illusione prospettica di un gioco a tutto tondo.

L'opera visionata, in questo contesto redazionale, infatti, presenta una serie di sfaccettature triangolari che, unitamente ad una singolare tecnica cubista, fatta di cerchi, triangoli, quadrati irregolari e cromie di pigmenti sono collocate in un ipotetico orizzonte di colore puro.

Caratteristica di questi dipinti altresì, è quella di intravedere spazi irregolari e grandi tessere geometriche, avvalendosi di una tecnica che permette di vedere le figure in una ottica formale. Un miracolo pittorico che consente al visitatore la lusinga di osservare con gli occhi un “ingannevole” artificio, idealizzato tra realtà pittorica e arte illusoria.

L’artista ha partecipato a innumerevoli mostre in Italia e all’estero


Curriculum

Montecompatri - Cento Pittori via Margutta

Capalbio - Associazione Cottodinsieme

Roma - Galleria Saman via Giulia - Interferenze Emotive

Soriano del Cimino - Premio Centro IV premio arti figurative

Roma - Premio La Pigna - Unione Cattolica Artisti Romani

Roma - Galleria Vista - Arti figurative

Grottaferrata - Artinarte - Generazioni a confronto

Firenze - Premio Centro - Auditorium al Duomo

Marino - Artinarte - Colori della memoria

San Lorenzello - Concorso Internazionale di Ceramica

Parigi - Saloon de la Plongè

Roma - Cento Pittori via Margutta

Sperlonga - Torre Truglia - Acqua - mostra personale

Nemi - Artinarte - Palazzo Ruspoli

Soriano del Cimino - Artinarte - Scuderia Palazzo Chigi

Roma - Artinarte - Ritmi e cromie delle acque

Roma - Arteka - Teatro Marconi - Non solo carta

Roma - Galleria Incinque - Solo Acquerello – mostra personale

Nettuno - Artinarte - Dialogo del mondo contemporaneo

Cineto Romano - Premio Charles ed Enrico Coleman

Greccio - Biennale del senso della materia

Lecce - Antica Saliera - lo/Super io

Napoli - Antica Saliera - Animus Animi

Matera - Antica Saliera - Casa Cava - Alle radici dell'umano

Roma - Artinarte - Moschea - Mater Mediterranea

Roma - Galleria Incinque - Elementi Mix Art

Campobasso - Diavolerie di Gabriella - mostra personale

Lecce - Antica Saliera - minipersonale

Roma - Galleria il Laboratorio - Elementi Mix Art n. 2

Madrid - Captaloona - 4 artisti in mostra

Roma - Spazio 40 - Collettiva

Roma Area Contesa - Coronavirus mostra virtuale

Castiglione in Teverina - Premium Centro - Omaggio a Fellini

Genzano - Artinarte - Colori della memoria

Atelier Montez - Lancio nel vuoto - Collettiva

Ostia - Arteka 32 - Libere espressioni