PAOLO VITERBINI - Italy
Contacts: paoloviterbini@gmail.com

Lunare 1 pittoscultura cm 40 x 30 2021
 
Luna lunatica pittoscultura in teca cm 40 x 40 x 8 2021
 
La città che cammina tecnica mista su tela CM 80 X 100 X 6 2015
 
Lunare 5 pittoscultura su tavola, cm 30 x 30 x 5 2021
 
PV -Tracce della luce verde pittoscutura cm 60 x 60 x 16 2018
 
La luce della luna - scultura a muro listelli, sagome ritagliate, gocce di vetro, cm 45 x 50 x 16

About his Art 

Paolo Viterbini è nato nel 1946 a Castel Gandolfo in provincia di Roma.

      Dall’incontro con  Eduardo Palumbo, artista napoletano attivo a Roma, riordina la sua pittura seguendo la lezione di Monet, Cezanne e dei Futuristi che nel percorso della ricerca saranno un importante punto di riferimento.

    Frequenta la Scuola Libera di Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Roma seguendo i corsi di Giulio Turcato.

    Con la Società Dante Alighieri, nata per la divulgazione della Cultura Italiana all’estero, espone presso il Consolato Italiano di Miami, in Croazia e Slovenia, espone anche a New York, Hong Kong e a Londra presso l’Istituto Italiano di Cultura.

    In Italia a Roma, Milano, Lecce, Napoli, Terni, Ascoli Piceno, Messina, Reggio Calabria, Padova, Benevento, Lecce…. E in mote altre città.

    Tra le diverse pubblicazioni è presente nella “Storia dell’Arte italiana del ‘900, Generazioni anni quaranta” a cura di Giorgio Di Genova, edizioni Bora.

        Dall’inizio degli anni novanta dipinge il paesaggio urbano, restituendo memorie visive diurne e notturne di una metropoli vista dall’alto attraverso un personale lessico pittografico fatto di curve, punti e linee di immagini topografiche.

      I suoi paesaggi metropolitani sono espressi anche sotto forma di scultura orizzontale sostenuti dalla necessità della ricerca del volume altrimenti impossibile nel linguaggio bidimensionale della pittura.

      Presidente dell’Ass. Culturale Artinarte ha organizzato diverse mostre tra cui due edizioni di “Generazioni a confronto” 2015, 2017 a cura di Giorgio Di Genova, nel 2018 “Ritmi e cromie delle acque” a cura di Laura Turco Liveri, e nel 2019 “Mater mediterranea” a cura di Rosario Sprovieri.

Esposizioni recenti:

2020 -  Roma, “Quintetto d’arte” a cura di Giorgio Di Genova e Carla Guidi;

2020 – Roma Quadrarum Art Gallery, “Visuali urbane” a cura di Fabrizio Federici;

2019 – Velletri, RM, Museo diocesano, “Leonardo Spirito Infinito” a cura di Claudia Zaccagnini;

2018 – Roma, Centro islamico di Roma, “Mater mediterranea”, a cura di Rosario Sprovieri;

2018 – Frosinone, “Biennale d’Arte Contemporanea”, Sale espositive della villa comunale, (primo premio per la ricerca tridimensionale, a cura di Alfio Borghese)

2018 – Roma, , “Ritmi e Cromie delle Acque”, Ex Cartiera del Parco dell’Appia Antica a cura di Laura Turco Liveri;

2018 - Napoli, “Dialogo tra Generazioni”, Castel dell’Ovo, a cura di Simona Pasquali;

2017 – Napoli, “Segni Tangibili”, Galleria Spazio Martucci, di Simona Pasquali;

2017 – Benevento, Arte Studio Gallery, Forme e Colori, presentazione Leo Strozzieri, a cura di Enzo Le Pera

2017 - Marino, “Cromatismi Mediterranei”, Museo Civico Umberto Mastroianni, “a cura di Maurizio Vitiello

2017 – Grottaferrata (RM), “Generazioni a Confronto II edizione”, Antica stamperia dell’Abbazia di S. Nilo, a cura di Giorgio Di Genova;

2017 – Sulmona (AQ), Premio Sulmona

2016 – Corigliano Calabro (CS), “Periscopio sull’Arte in Italia”, a cura di Enzo Le Pera, Segnalazione Speciale

2016 – Benevento, BENEBIENNALE, I classificato al Premio alla Carriera

2016 – Castel d’Ario (MN), “Artisti per Nuvolari”, Casa Museo Sartori

2015 – Genzano di Roma, “Generazioni a Confronto I edizione” a cura di Giorgio Di Genova, palazzo Sforza Cesarini

2015 – Monterotondo (RM), mostra personale, “Astrazioni mediterranee”, Galleria Campioli

2015 – Albano Laziale (RM), mostra personale, “Visioni e Visuali” Museo Civico “Mario Antonacci”, presentazione di Aldo Onorati;

2013 – Roma – II premio di scultura, Accademia Internazionale d’Arte Moderna

2013 – Floridia, (SI), Prima rassegna d’Arte Contemporanea, presso il MUDAC Museo Civico d’Arte Contemporanea;

 

Hanno scritto di lui

Vittorio Esposito, Gastone Biggi, Vito Apuleo, Gerardo De Simone, Carlo Grassi, Mariano Apa, Barbara Vinciguerra, Luigi Tallarico, Silvestro Nicodemi, Gabriele Simongini, Gianfranco Ferroni, Robertomaria Siena, Carlo Fabrizio Carli, Cristina Belloni, Francesco Petrucci, Elena Di Raddo, Giovanni Cerri, Stefania Severi, Biagio Cacciola, Franco Campegiani, Roberto Lucifero, Francesca Gianna, Nuccia Micalizzi, Giorgio Di Genova, Dante Maffia, Daniela Vaccher Boldini, Alberto Magistri, Maria Cristina Vincenti, Michele Miulli, Rosaria Laura Ruggiero, Antonio Mucciccio, Alessandro Bedetti,  Aldo Onorati, Adele Scarpellia, Carla d’Aquino Mineo, Leo Strozzieri, Maurizio Vitiello, Simona Pasquali, Rosario Mazzella, Laura Turco Liveri, Rosario Sprovieri, Claudia Zaccagnini, Maurizio Pochesci, Fabrizio Federici.

Criticism

2020 -  Maurizio Pochesci; QuadraRum Art Gallery, Roma

Visioni urbane

…Nelle sue opere occupa lo spazio pittorico e scultoreo attraverso la presenza di elementi parcellizzanti che ri-costruiscono le immagini secondo una visione quasi metafisica da cui emergono soluzioni caratterizzate da leggerezza e dinamismo.

Le geometrie espresse nelle forme dei quadrati, delle parallele, dei cerchi danno la visione rigorosa dei lavori dove il predominio delle linee e delle curve si fanno portatrici di messaggi umanamente coinvolti… 

2020 - Fabrizio Federici;  QuadraRum Art Gallery, Roma

Visioni urbane

P. V. in un viaggio immaginario dipinto negli spazi blu, percorre tra terra e cielo le vie di un rinnovato paesaggio urbano; ora ridisegnato nelle visioni delle mappe urbane, ora intravisto attraverso ideali passaggi che trasformano la realtà in soluzioni da lui create.

 2019 - Claudia Zaccagnini, Museo diocesano di Velletri, RM

Leonardo spirito infinito

Compone con rigore geometrico e affida, ai profili taglienti della materia e ai riflessi cangianti della superficie, la sua idea di vita urbana. Elabora una stratigrafia della concatenazione, sottile allusione al nostro vivere sociale.

2019 – Rosario Sprovieri; Centro islamico internazionale di Roma.

Mater mediterranea

Sono le città del prossimo millennio, nate così di getto, sono i panorami affiorati dalla fertilità della mente di un artista capace.

Linee, ellissi, cerchi concentrici, tangenti e secanti, mappe di nuove terre, spazi armonizzati per gli uomini dell’avvenire. Segni di una nuova architettura parlante, sono queste le città per la comunità che abiterà il tempo del domani. Sono delineate metropoli, che assomigliano ad intarsi e antichi mosaici, impreziositi, prima di tutto, da nuovi palcoscenici per l’esistenza e da nuove luci calde in favore delle pacifiche relazioni fra gli esseri umani. Un arricchimento concreto, non solo più fredde infrastrutture materiali. Paolo Viterbini pur subendo il fascino dell’esperienza e la cronologia della storia, pur avendo presente una moltitudine di riconversioni urbane basate solo sul recupero e la salvaguardia dell’eredità del passato; compie una operazione interessantissima. Attraverso le sue mani capaci, riesce superbamente a dar forma alla sua creatività e ad arricchire i tratti del canonico contesto urbano, con l’integrazione della modernità e del pensiero “digitale”. L’artista compie, una operazione che rivoluziona e modifica profondamente il concetto storico della città. Adesso l’abitato è un pianeta globale, una tavolozza di colori, un mondo accessibile da tutti e da ovunque. Ci sono piazze libere e una molteplicità di spazi e, il tutto stimola alla condivisione e alla connessione di cose e persone. Somigliano ai mondi mostrati, per prima, dal cinema di fantascienza i territori della vita futura; centri densamente popolati con miriadi di cuspidi che pur se si ergono a trafiggere il cielo, mantengono, sempre, solide radici nel passato

 2018 - Laura Turca Liveri,  Antica Cartiera dell’Appia Antica, Organizzazione Artinarte, Roma

 Ritmi e Cromie delle Acque

Meccanismi lirici, si potrebbe chiamare la tendenza recente delle opere di P.V. in cui la luce pulviscolare, rifratta dalle pennellate pointillisme e da sempre disposta in linee-forza parallele al piano del quadro, si estroflette dal supporto a parete, completando il meccanismo compositivo nell’evidenza tattile di forme geometriche ed equilibrati rimandi lineari.

 Acqua, 2018, pittura/scultura su tela, cm 70x50x5

 2018 – Simona Pasquali, Spazio Martucci, Napoli

Segni Tangibil,

P.V. integra con maestria la pittura e la scultura che s’intrecciano indissolubilmente.

 Racconto viola, 2013, pittura/scultura, tecnica mista su tavola, cm 45x102x

2018 – Rosario Mazzella, “Spazio Martucci, 56; Napoli

Segni Tangibili

L’opera dell’artista P.V. mi ha colpito per la ricerca originale e luminosa. Esprime una dinamica futurista con piani che s’intersecano, ritmando una modulazione di suoni, determinati da segni e brillanti colori. Un semplice pensiero.

 Mandala urbano, 2015, pittura scultura su tavola in teca, cm 60x60x8

 2017 – Giorgio Di Genova,  Abbazia di San Nilo; Antica Stamperia, Grottaferrata (Roma)

Generazioni a Confronto II edizione

… propone un Manichino ri-vestito dai suoi interventi “topografici” in azzurro. Se le mutilazioni del manichino rimandano ai reperti della scultura classica, il ri-vestimento visivamente rimanda ad effetti cosmici, come se esso fosse caduto sulla Terra dal cosmo, a testimoniare che c’è una classicità anche nello spazio. … 

2017 - Maurizio Vitiello, Museo civico Umberto Mastroianni, Marino, RM

Cromatismi Mediterranei

P.V. è un artista che vede le metropoli come soggetti da indagare, da investigare, da esplorare, da fissare. Dall’inizio degli anni Novanta, con particolare passione dipinge il paesaggio urbano, restituendo memorie visive del mattino e della notte. Il suo approccio alle metropoli è sempre a “volo d’uccello”, quasi un volar dolce su metropoli infuriate.

 Incroci, 2016, acrilico su tavola, cm 90x90 

Usa un personalissimo linguaggio, abbondante di curve, punti e linee quasi per “stenografare” la topografia dei luoghi con i suoi segni correlati. Dal disegno di obliqui dettagli, è giunto a dimensionarli con diversi materiali.… Queste metropoli, che s’avviano a diventare, se i ritmi saranno sostenuti, delle vere megalopoli, rientrano in una dimensione critica dai ritmi fuorvianti. La dinamicità è sintomo di quella declinazione moderna che ha impresso una rapidità nelle acquisizioni, ma porta anche uno stress esistenziale.

Le evidenze grafico-plastiche di queste visioni metropolitane indicano i turbati sistemi dei paesaggi urbani, che sempre più indicano una difficile antropizzazione dei territori.