YOLANDA ZERBONI - Italy

Contacts:  yoli.zerboni@gmail.com   Web Site   www.yoliart.it


 
Pensando a lei cm 52 x 63
 
Il richiamo della sirena cm 100 x 160
 
Mille bolle blu cm 100 x 150
Let me fly cm 79 x 112
 
Volo di farfalle cm 60 x 114
 
Sirena blu cm 75 x 138

About her Art

La sua Biografia

Yolanda Zerboni, nata a Buenos Aires (Argentina) nel 1951 e diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera artistica molto presto, collaborando con Agenzie pubblicitarie italiane, argentine e sudafricane. Ha realizzato inoltre numerosi progetti e disegni per libri, testi scolastici e riviste. Ha esposto in molteplici città italiane, a Douala (Camerun), Parigi (Francia) e Barcellona (Spagna). Insegna discipline artistiche e le sue opere si trovano in diverse collezioni private e pubbliche, tra le quali Roma Capitale.

La Critica

Francesco Zero (Scultore e Direttore artistico del Museo Demoantropologico del Giocattolo di Zagarolo)

Affreschi oli e batik. Zerboni predilige riversare la sua arte in differenti tecniche tutte abilmente e amorevolmente percorse. Una sottile malinconia pervade i suoi personaggi… eppure i colori sono gioiosi, ariosi i panorami e calde le figure. Supera la prospettiva nel sorriso delle bambole che trasportano il pensiero lontano da introspezioni e dolori. L’espressione è creativa e l’atmosfera calda e confortevole. Sono solo sfumature i passaggi romantici e solo carezze gli argomenti affrontati. L’abilità compositiva non consente soste alla lettura e suggerisce all’osservatore di riempire i suoi pensieri con emozioni ed attese, con soluzioni ed interpretazioni felici. E’ quel lavoro accurato e puntiglioso, pieno di particolari da scoprire che solletica la fantasia di chiunque si accosti alla sua grafite, ai suoi inchiostri, alle sue chine. Nel profondo, sinceramente emotiva, affronta un personale linguaggio pittorico per rifugiare nel disegno ogni ansia e nasconderla attentamente in un gesto o in uno sguardo del suo protagonista preferito: il sentimento.

 

Massimo Chisari (Critico d’arte)

Dipingere il femminile come poesia e simbolo, questa è la via maestra dell’opera di Yolanda Zerboni, il che non vuol dire sovrapporre un paio di occhiali di leggera sdolcinatezza allo sguardo, ma semplicemente aggiungere un sorriso innato, anche se a volte amaro, all’osservazione cruda e realistica del presente della donna, espresso a volte in maniera fiabesca, altre simbolica, ma comunque mai negato nella sua cruda verità. Una cruda verità dove la donna viene raffigurata come oggetto, spesso umiliata, al fine di sincerare la prevaricazione dell’uomo sulla donna, all’interno di una società rigorosamente fallocratica. Influenzata da artisti come Bruno Cassinari, Arnoldo Ciarrocchi e Benicio Nuňez, le sue opere sono pervase da una declinazione grafica onirica, capace di fermare i suoi soggetti nello spazio e nel tempo. Il tempo di un artista, che cerca di trasferire su tela i ricordi visti con gli occhi di un bambino e, con forte spirito caustico, di risvegliare la coscienza di chi osserva. Quella di Yolanda è dunque un’arte comunicativa, che cerca di sincerare le sue emozioni. Yolanda nella sua carriera ha padroneggiato tutte le tecniche piegandole al suo incantato e maturo stile espressivo. Bisogna dire che innanzitutto l’artista romana sa illustrare e possedere il colore. Dà poesia alle forme, ma non solo, sa anche arricchirle, aggiungendo un suo stile narrativo e simbolico alle immagini, con una innata capacità di rappresentazione.
La personalità di Yolanda Zerboni nasce da una indubbia padronanza della tecnica. C’è molto oriente, nella sua visione. Lo dimostrano la sua padronanza della tecnica del batik e movenze e posture dei personaggi. Ma nel suo tratto c’è anche molta capacità grafica, quasi formale, come dimostra il disegno dei corpi, che prende forma essenzialmente dall’intreccio delle parti che li compongono. E in Yolanda Zerboni risiede una perfetta capacità di esprimere e sentirsi il colore di tinte che giocano con il tempo, capaci di portare il passato nella contemporaneità e viceversa, spostando ogni volta i piani di ciò che ti aspetti.
Insomma, Yolanda Zerboni è artista che sa esprimere e vestire con l’arte la nudità del presente fino a carpire la sua bellezza. L’incanto e il dramma sono le tinte che escono vive dalle sue opere, e che sanno fare di lei un’artista assolutamente completa.

 

Silvia Filippi (Curatrice d’arte)

Crescere di statura senza perdere l’infanzia lungo il cammino, l’età dell’oro nella quale le nostre energie sono in potenza, nutrirsi di immagini e amore per ribellarsi alla costrizione del banale, prendere in prestito due ali d’arte e con sorriso ironico e malizioso tornare a volare: questo io vedo in te!!!

 

Michele Cennamo (Critico d’arte)

…messaggio di serenità, in cui le forme sono l’inaspettato simbolo della stessa pittrice. Sentimento lirico venato a tratti da una dolce tristezza.

 

Anna Maria Fraternali (Pittrice)

La tua anima canta ed attraverso il segno ed il colore riporta alla luce la tua gioia che solo una bambina sa esprimere. Difendi la tua fanciullezza che ancora alberga dentro di te.

 

Marina Loffredo (Storico dell’arte)

Illustrazioni di un mondo cavalleresco perduto, dal sapore d’oltreoceano.

 

Daniele Meli Salvadori (Pittore)

La tua arte è ricca di fascino, il tratto, il contenuto, i colori, la destrezza nell’esecuzione… tutto ciò mi fa sognare. … La tua arte è una boa dove appoggiarmi nel mio mare d’inquietudine. Grazie

 

Luigi Profeta (Pittore e scultore)

I quadri ed i batik della mia amica ed artista Yolanda Zerboni sono opere che fanno sognare, fanno tornare bambini, fanno tornare la mente all’infanzia. Yolanda ha la capacità di trasferire su tela i ricordi visti con gli occhi di un bambino… un sogno incredibile…

 

Paolo Levi, (Critico d’arte) per «L’ora d’aria»

Questa opera di vivo colorismo e di abile disegno affonda le sue radici espressive nella poetica surrealista. La pittrice delinea con precisione una scena ricca di elementi simbolici, incentrata sul complesso rapporto tra uomo e donna.