FRANCESCA GUETTA - Italia
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Omaggio al Futurismo 3 tecnica mista su cartone telato - 50 x 40 cm - 2009
 
Omaggio a Michelangelo III° polimaterico su tela - 50 x 70 cm - 2011
 
Tutto in fumo polimaterico ed acrilico su tela cm 40 x 40 2018
La natura imbrigliata XXII polimaterico, alluminio ed acrilico su tela - 50 x 40 cm - 2020
 
Verso il futuro polimaterico, alluminio ed acrilico su tela - 50 x 50 cm - 2023
 
Note di caffè polimaterico su cartone telato montato su tavola cm 70 x 50 2015

Sulla sua Arte

Artista fiorentina dal 2010 assidua è la sua presenza all’interno di eventi in collettiva. A tal proposito, i suoi lavori vengono presentati in luoghi istituzionali, musei e gallerie di prestigio, a Firenze, Bruxelles, Roma, Monte Carlo, Palermo, Genova, Taranto, Milano, Amsterdam, Berlino, Parigi, Vienna, Miami, Napoli, Londra, Stoccolma, Portofino (Ge), Madrid etc. Tra le sue mostre personali più recenti si menzionano: “Un chicco, un profumo per il mondo…Aspettando l’Expo”, Firenze, Istituto Agronomico per l’Oltremare – Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Firenze, 2015; “Frammenti di storie e colori”, Complesso Monumentale Guglielmo II, Monreale (Pa), 2018; “Dialoghi in divenire”, Simultanea Spazi d’Arte, Firenze, 2018; “Tra Surrealismo ed Astrattismo –Tre percorsi paralleli” Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, Firenze, 2019; “La Natura imbrigliata”, Galleria White Cube, Veroli (Fr), 2022; “ Un coacervo di intriganti stilemi “, Galleria La Bomboniera dell’Arte , Roma, 2022. Altre autorevoli partecipazioni la vedono ospite in tutte le edizioni dell’Esposizione Triennale di Arte Visive a Roma, a partire dal 2011 sino alla sinossi di una sua opera nel Padiglione Nazionale Grenada alla 59a  Biennale di Venezia.. Le sue opere sono pubblicate in più di cento cataloghi editi in occasione degli eventi espositivi a cui ha partecipato. Una sua opera è in mostra permanente presso l’Ufficio Tributi di Sesto Fiorentino (FI). Una sua opera è presente nella collezione permanente di arte contemporanea del Museo "Giuseppe Sciortino" di Monreale (PA). E’ inserita nella raccolta stampe e disegni della collezione Vittorio Sgarbi. Sue opere in mostra permanente presso la Cast – Edil Srl di Firenze. Il suo nome è presente nell’Annuario di Arte Contemporanea a cura di Vittorio Sgarbi ( EA Editore, 2014 ), nel CAM 50 e 55 ( Giorgio Mondadori Editore ), in Art in America – Museums, Galleries, Artists 2018 Guide, in Art in America – The Guide : Museums, Galleries, Artists 2019 , in Art in America – Art in America Guide : Museums + Galleries + Artists 2020 – 2021   e dal 2019 nell’ Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini a cura di Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice. Hanno scritto e/o parlato del suo lavoro : Giovanna Laura Adreani, Nella Guelfi, Barbara Angiolini, Faustina Tori, Paolo Levi, Roberto Lasciarrea, Alfonso Confalone, Carmelina Rotundo, Sossio Settembre, Manrico Testi, Salvatore Russo, Daniele Radini Tedeschi, Dino Marasà, Fabio Bianchi, Mariarosaria Belgiovine, Daniela Pronestì, Pompea Vergaro, Lidia Silanos, Roberta Filippi, Letizia Lanzarotti, Lucia Benvenuti, Elisa Siliatici, Francesco Chetta, Rosario Pinto , Giorgio Falossi, Carla Grassano, Ciro Manzolillo, Silvia Arfelli , Giampaolo Trotta , Claudia di Cera, Maria Grazia Londrino, Marilena Spataro , Alessandra Macchitella, Anthea Notarangelo, Arianna Fantuzzi, Gianni Dunil, Francesco Urso, Sandro Serradifalco, Riccardo Carapelli, Silvia Ranzi, Diego Fusaro, Mara Ferloni , Elena Gradini, Iff ( Isabella Fortunato Fedriga ), Ivan Caccavale , Maria Araceli Meluzzi, Stefania Pieralice, Siro Perin e Gastone Ranieri Indoni.

 


La Critica

Expertise di Paolo Levi su Omaggio a Michelangelo III: Questo lavoro di Francesca Guetta intitolato Omaggio a Michelangelo III si basa su un costrutto dove le citazioni michelangiolesche si inseriscono in un contesto astratto coniugato sui tre colori primari. Si tratta di un messaggio colto che sottintende un senso di devota appartenenza a una tradizione incommensurabile, con la quale ogni artista italiano deve inevitabilmente e umilmente confrontarsi. Di grande freschezza inventiva il contrasto fra le fasce dinamiche di colore e i particolari di forme plastiche […].

Expertise di Paolo Levi su Omaggio al Futurismo : Questo lavoro intitolato Omaggio al Futurismo di Francesca Guetta è rappresentativo di una stagione artistica italiana fra le più importanti della prima metà del secolo scorso. In un costrutto di astrazione geometrica giocato sui colori primari gli autori del Futurismo appaiono collocati in assoluta sintonia cromatica e formale. In giusta evidenza è posta una classica elaborazione pubblicitaria di Fortunato Depero […].

 Da una recensione del Prof. Paolo Levi : Nei lavori di Francesca Guetta viene declinata la tecnica del collage con estrema eleganza e armonia : colore, oggetti di varia natura, tessuti, testi si dispongono sul supporto trasmettendo un messaggio ludico, che però allo stesso tempo induce l’osservatore a riflettere sul mondo contemporaneo. Un vibrante ordito materico si stende in coreografie frammentate sul supporto, dove alle campiture uniformi e vivide si giustappongono brani di scrittura, oggetti di uso comune, ritagli di giornale, dando vita ad un linguaggio personalissimo elaborato dall’artista capace di esaltare le potenzialità espressive delle diverse componenti utilizzate. In questo suo continuo percorso di ricerca e di sperimentazione, Francesca Guetta svela particolari che scaturiscono dall’inconscio. Questi lavori sembrano mappe psichiche in cui le vibrazioni materiche tracciano il sentiero misterioso dell’impulso creativo, lasciando all’osservatore il compito di ricostruire le connessioni sottese alla narrazione dei suoi collage.

 Da una recensione di Giampaolo Trotta : Francesca Guetta è un'artista complessa, che sarebbe riduttivo definire semplicemente "pittrice". Soprattutto le sue opere su cartone telato montato su tavola, infatti, presentano un'articolata stratificazione e giustapposizione di materiali - anche tridimensionali - a tal punto che possiamo parlare di vere e proprie "pittosculture".Nei suoi quadri è evidente il richiamo - per cromie e gestualità del segno - a certa Pop Art, segnatamente italiana e a quella che fu definita la risposta europea all'arte popolare americana, vale a dire al Nouveau Réalisme nato sotto l'egida di Pierre Restany e, in particolare, a quello interpretato da Arman con le sue 'accumulazioni'. Vi sono, però, delle sostanziali differenze, che conducono l'arte della Guetta ad un'assoluta originalità. […] In Arman - che si definì come “un peintre qui fait de la sculpture” l'inserimento di oggetti distrutti valeva ad esprimere l'ingranaggio assurdo del consumismo, che fa perdere ogni valore a quello che pragmaticamente non serve più. Francesca Guetta, invece, impiega solamente alcuni determinati oggetti ‘riusati’ strettamente connessi al tema che vuole trattare e mai vere e proprie 'accumulazioni' quasi indifferenziate […]. La sua opera - altamente concettuale e sempre legata a temi sociali ed universali - è un vero e proprio percorso catartico di autocoscienza culturale che l'artista segue e possiede un filo conduttore tramite il quale l'autrice vuole farci riflettere su realtà profonde. Una visione - quella di Francesca Guetta - realistica e disincantata, ma non esistenzialisticamente pessimistica, dove la poesia, l'arte e la velata ironia hanno in fondo il sopravvento, giocando il ruolo vincente di una parabola "evangelica" tutta contemporanea.

 

Da una recensione della Dottoressa Silvia Ranzi : […] La sua originale poetica stilistica rivela l’adesione ad un’estetica caleidoscopica e poliedrica per le ascendenze rivisitate, animate da versatili urgenze interiori. La prassi artistica, concettuale e pragmatica al contempo, sposa il fascino per le Avanguardie del ‘900, spaziando dall’action painting espressionista al dinamismo Futurista dalle vivide cromie ed intermittenti punti di fuga, campiture impreziosite da ritagli a collage, per affidarsi al ricorso del ready made Pop di derivazione New Dada, privilegiando la resa esecutiva della bidimensionalità pittoscultorea e cimentarsi anche in opere installative. […] Il crogiuolo informale polimaterico messo in atto nelle sue ideazioni tra sentimento e ragione,   accorpando segno e gestualità del pigmento in stratificazioni magmatiche dai variegati cromatismi e trame stilizzate, avvalorato da inserzioni figurali ed oggettuali quali reperti della contemporaneità, genera combine-painting originali che rendono propositive le appropriazioni sociologiche dei suoi temi a sfondo ambientale ed etico-sociale per sensibilizzare la coscienza dell’uomo postmoderno[…].

 Da una recensione della Dottoressa Daniela Pronestì : La parola d’ordine nell’opera di Francesca Guetta  è molteplicità, sia per quanto riguarda le tecniche adoperate, unendo alla più tradizionale pittura il collage polimaterico e l’assemblaggio di materiali recuperati nel quotidiano, sia per quanto attiene l’immaginario evocato, spaziando dal soggetto naturalistico trasfigurato in chiave astratta o riletto in un’ottica ambientalista ai personaggi della cultura popolare o del mondo artistico raccontati con un linguaggio iconico-cromatico. Pur essendo opere perfettamente autonome nel significato, le accomuna il divenire di un processo creativo da sempre aperto alla sperimentazione tecnica e all’ibridazione linguistica, ora operando un incrocio tra generi ora sconfinando da un genere ad un altro per mezzo della tecnica. Non meno importante il ruolo del colore, chiamato ad “aggregare” i diversi livelli espressivi e di significato sia all’interno di singole opere che in maniera più corale tra i vari cicli della sua produzione.