ERMONDE LEONE - Italy

Contacts: antonio.leone@unirc.it



La leggenda di Scilla bassorilievo in terracotta maiolicata, Chianalea (RC),
 
L'Attesa, tuttotondo cm 20 x 50, Leone Ermonde tuttotondo cm 20 x 50,
 
Simonetta farfalla di maggio terracotta maiolicata, Stadio comunale Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni (SA),
La solidarietà Terracotta maiolicata Scuola Media Diego Vitrioli Reggio Calabria,
 
1 - Il Carnevale irpino , piastrelle decorate, Piazza V. Sullo, Manocalzati Av
 
Natività, terracotta maiolicata cm 40x60

Sulla sua Arte

 

La sua Biografia

Prof. Ermonde LEONE

(CERAMISTA – PITTORE – SCULTORE)

      Nato a Pratola Serra (AV) nel 1931, ha frequentato gli studi ad Avellino concludendoli presso il Magistero di Napoli (sez. Ceramica). Allievo della sezione scultura del Maestro Alessandro Monteleone presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Si trasferisce a Reggio Calabria nel 1957 per svolgere l’attività di docente presso l’I.S.A. “A. Frangipane” ed il Liceo Artistico “Mattia Preti”, esplicando al contempo l’attività di Ceramista-Pittore-Scultore. Dal 1954 espone a mostre d’arte collettive, regionali, nazionali ed internazionali ottenendo consensi, segnalazione e premi. Socio U.C.A.I. Nel 1995 ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria di Patrasso (Grecia). Nel 2012 gli è stata conferita la Cittadinanza Onoraria di Pratola Serra (AV) ed il Premio Pratolani nel Mondo.

    Ha, inoltre, partecipato a mostre d’arte di grafica, pittura e scultura. Tra le più significative si segnalano: 1955 - Mostra Arte Sacra del Mezzogiorno, Palazzo Reale, Napoli; 1958 - III Naz. Giovanile, Palazzo Esposizioni, Roma; 1959 - VIII Mostra Nazionale del Presepe, Palazzo Braschi, Roma; 1959 - II Mostra Arte Sacra, Maschio Angioino, Napoli; 1960 - Mostra Internazionale di Pittura, Capri; 1962 - XIX Internazionale di Ceramica, Faenza; 1968 - Mostra d’Arte Nazionale “Guido Casciaro”, Messina; 1974 - Mostra di artisti calabresi a Everan in Armenia; 1974 – Giornata della cultura italiana in URSS a Minsk in Bielorussia; 1974 - I Cinque Leone + Uno, Circolo Culturale Acquasola, Genova; 1979-‘81-‘83-‘87 - Biennali Nazionali della Ceramica, ISA di Reggio Calabria; 1992 - Mostra Nazionale “Pescara Presepi”, Pescara; 1994 - XXXIV Mostra Internazionale della Ceramica, Gualdo Tadino (PG); 1996 - Settimana calabrese a Toronto in Canada; 1999 - Collettiva U.C.A.I. sez. RC, Circolo Artistico “Beato Angelico”, Catania; 2001 - VI Biennale d’Arte Nazionale, Monterosso Calabro (VV); 2002 - Dies Natalis. Arte e Natività, Massa Martana (PG); 2002 - Premio Pittura-Scultura “Anassilaos”, Reggio Calabria; 2004 - Mostra Internazionale d’arte “Natale a Budapest”, Budapest; 2005 - Mostra d’Arte “Sculpturae temporis”, Reggio Calabria; 2005 - Premio Nazionale “Virginia Centurione Bracelli” in Reggio Calabria; 2016 - “Le Sirene dello Stretto” – Scultura lignea ricavata da un albero secolare “Ficus magnoloide” (cm. 180 x 180 x 230) – Collocata sul Lungomare di Reggio Calabria), Committenza: Amministrazione Comunale di Reggio Calabria. 2006 - “Palco e palcoscenico”, “Il Carnevale IrpinoOmaggio a Federico Fellini, Pulcinella e la Zeza”, “Sequenza di soggetti appartenenti al mondo irpino” - Pannelli composti da piastrelle (cm. 20x40) Piazza Fiorentino Sullo, Manocalzati (AV); 2017 - Pannello composto da sei bozzetti (cm. 24x28) raffiguranti soggetti di arte sacra (cm. 80x100); “Tabernacolo” su colonna in terracotta maiolicata; Cero Pasquale in terracotta maiolicata (cm. 40x70), Museo Civico Villa Amendola di Avellino; “Lo spaventapasseri” 29.05.2020 Inchiostro blu, rosso, verde su foglio formato A4 - Biblioteca civica di Rovereto (Trento), pubblicato su FORMATO A4 Sguardo oltre la pandemia a cura di Gianmario Baldi e Silvio Cattani.

 

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nullam porttitor augue a turpis porttitor maximus. Nulla luctus elementum felis, sit amet condimentum lectus rutrum eget.

La Critica

 ¨           “L’area culturale di Ermonde Leone ha come cifra costante il racconto di una umanità segretamente sofferente. Un pathos non privo di una sottile vena di umorismo…”

(G. Benignetti)

 

¨           “…con la sua plasticità drammatica delle sue figurazioni, sacre o profane, in cui l’angoscioso e il caricaturale, il grottesco e il patetico si intrecciano e quasi si inseguono in una assidua ricerca materica e psicologica che non di rado ha esiti di alta suggestività”.

(Bruno Lucrezi)

 

¨           “Gli elementi compositivi sono vari: descrittivi, narrativi, informativi. In tutto vige il significato della mediterraneità come essenza di cultura di istanze che muovono dall’oriente all’occidente…”

(Mario Maiorino)

 

¨           “…con la sapienza delle sue terrecotte invetriate che hanno il segreto di secoli di cultura…”

(Angelo Calabrese)

 

¨           “…mai proclive a parlare di sé, ma pronto ad osservare il mondo che lo circonda e studiarlo, sa Ermonde Leone cogliere dalla poesia delle piccole cose tutto il profumo dell’Arte: uno strano sorriso che illumina il volto di un operaio, le fattezze di un oste panciuto, la gioia della vita che sprigiona dall’intimo colloquio di due giovani studenti, un camion arrogante, incontrastato dominatore, nel silenzio di una via; un mondo semplice, che solo un disegno possente vivifica, esalta nella essenzialità delle sue forme. E’ questo il linguaggio toccante e sincero di Ermonde Leone, ceramista e scultore, che si presenta ancora una volta alla greca Hipponion e di cui la Napoli della grande tradizione ha fatto alla Calabria un dono tra i più graditi”.

(Pina Porchi)

 

¨           “…alla sapiente maestria tecnica, l’artista accompagna una forte vena creativa recuperando una matrice antropologica caratterialmente votata a quella sottile autoironia propria della cultura campana. E la metafora del Teatro serve a Leone per sottolineare la condizione scanzonata e post-moderna, ma professionalmente impegnata, dal suo vivere artistico”.

(G. Andreani)

 

¨           “A noi piace il fresco spontaneo, burlesco Ermonde Leone, ma sempre là ove studia; ne apprezziamo le doti di modernità, di freschezza … Lo apprezziamo per quel “Cucchiere” di linea veramente illuminante, ironica ed insieme patita; qui, il segno è poesia.”

da “Il Progresso Irpino”, Avellino, 1954

(F. De Lorenzo)

 

¨           “…ed altre pregevoli composizioni che sono piaciute ai visitatori per nobiltà di esecuzione e profondità di impostazione dell’estroso - buon sangue non mente - Leone Ermonde, degno fratello di artista, che non ha voluto privare questa mostra di quel pizzico di originalità di cui son ricolmi i suoi quadri a tinte surrealiste”.

da “Il Mattino”, Collettiva artisti irpini “Associazione stampa”, Napoli, 1954

(A. Scalpati)

 

¨           “…Ermonde Leone preannuncia, col suo “Saltimbanco in rosso” e la sua “Tensione”, una maturità ed una originalità di largo respiro degne di un luminoso domani”.

da “Giornale”, Mostra collettiva “Circolo di Cultura”, Avellino, 1955

(G. Pionati)

 

¨           “Ritroviamo Ermonde Leone con i suoi tipici Bozzetti di prorompente lirismo; il giovane artista pratolano, però sembra abbia dato fondo alla sua versatilità fisionomistica, per addentrarsi col suo estro in una più intima e matura trasfigurazione dalla quale il suo tratto conciso ed energico ricava purissimi effetti emotivi”.

da “Il Mattino”, “Note d’Arte”, Napoli, 1955

(Gaetano Manzione)

 

¨           “…il giovane Leone nella sua “Deposizione” con una plastica espressionistica tratteggia una superficie scabra e dolorante in armonia di masse, che danno un senso quasi gotico dalle figure profondamente religiose”.

da “Giornale d’Italia”, “Mostra d’Arte del Sindacato Artisti”, Salerno 1959

(Pasquale Reo)

 

¨           “…e Leone un animato studio di vasi asimmetrici cui il tratto sicuro sa dare vita propria. Le sculture lasciano trasparire l’arditezza stilistica di Leone; usando la creta ed i colori con stile di forte sapore barbarico, ha creato una deposizione che proprio da quello stile ricava drammaticità e senso del dolore, nella dose dovuta”.

da “Popolo”, “IV Mostra di Artisti reggini”, Reggio Calabria, 1959

(Francesco Arillotta)

 

¨           “…solo Ermonde Leone si distacca dagli altri in quanto essenzialmente scultore e il suo, è un discorso carico di sofferenza, di umanità, non direi pessimista, anzi, cristianamente sereno”.

da “Gazzettino Toscano”, “Collettiva dei Cinque Leone”, Firenze, 1972

(R. Tommasi)

 

¨           “…diversamente l’impostazione pittorica di Ermonde Leone nasce da una visione di una realtà sofferente: un verismo interpretativo, quindi, dove notevoli sono gli apporti di una natura sensibile. Nella disposizione dello spazio, della luce e delle forme, egli interiorizza la sua ricerca, filtrando nell’animo le immagini del mondoesterno”.

da “Avvenire”, “Mostra dei Cinque Leone”, Firenze, 1972

(E. Bellucci)

 

¨           “…di Ermonde Leone – avellinese di nascita, artista tra gli artisti componenti la sua famiglia, a Reggio poco più che trentenne ad insegnare ceramica – sono da ricordare la “Natività” dalle sagome marcate, com’è sua caratteristica, e dalle espressioni moderne della progettazione, scevra da elementi decorativi di riempimento degli spazi, l’altra ceramica de “I Bagnanti” e quella dal titolo “Palcoscenico” dalla profonda ambientazione…”

da “Brutium”, n° 4, 1986

(Raffaella Frangipane)

 

¨           “Ermonde Leone … propone nel suo complesso “Palcoscenico” di terracotta smaltata una metafora della vita nella menzogna delle sue tristi maschere e dei burattini, dei saltimbanchi e del cinismo degli spettatori”.

dal catalogo “Il sasso dietro l’orizzonte”, Festa dell’Unità – Rassegna di arti figurative, Reggio Calabria, 1990

(Emilio Argiroffi)

 

¨           “…Ermonde Leone espone un pannello di riquadri che riproducono i momenti più evocativi della via crucis. Ogni episodio è condotto con essenzialità di mano e perfetto equilibrio e i solchi della stecca liberano dalla materia suoni ed atmosfere di significativa spiritualità”.

da “Giornale di Sicilia”, “Artisti calabresi in mostra U.C.A.I.”, Catania, 1999

(C. Milluzzo)

 

¨           “… Leone ha realizzato un’opera eccezionale, ha rivitalizzato il legno popolandolo di figure e riportandolo a nuova vita. È riuscito a rivedere nelle forme dell’albero delle immagini che lui ha proiettato sul tronco, così come si fa in genere quando guardando le nuvole …”

Stralcio intervento tratto dall’inaugurazione della scultura lignea “Le Sirene dello Stretto”, Reggio Calabria, 14 febbraio 2006

(Giorgio Di Genova)

 

¨           “Il faticoso lavoro di adeguare alla naturale deformità del tronco una composizione articolata ha dato i suoi frutti, ne è nata una epopea figurativa sentita con un gusto particolare, aperto a una lettura per tutti, aliena da interpretazioni di chiusa intellettualità…”

da “Calabria Sconosciuta”, n.109 aprile-giugno 2006

(Fortunato Valenzise)

 

¨           “Ermonde Leone interpreta il mistero in senso metamorfico. Le sirene bellissime si mescolano e sconfinano nei pesci e di lato al grande ceppo da cui sono tratte tutt’uno con la materia informe c’è un ciclope con un occhio gigantesco… Gli occhi di cui tutto è sparso sono forse la chiave da cui partire per interpretare il macrosimbolismo costruito da Leone. Le sirene hanno gli occhi, tutto è occhio. L’invito allo spettatore ad abbandonarsi alla bellezza attraverso lo sguardo è esplicito...”

(Carmelina Sicari)

 

¨           “L’opera lignea dello scultore Ermonde Leone, che sorge su il lungomare reggino, sembra aver origine da una favola… Le figure delle sirene assumono un valore altamente decorativo che accentuano la vibrazione pittorica dell’insieme. I volumi hanno una straordinaria compattezza, rilevati come sono da superfici terse…”

 (Giuseppe Pani)