Biografia
Fausto Parentela, ultimo di nove figli, nasce a Catanzaro l'11 febbraio 1915 da Luigi Parentela e da Rosa Mele. Fin da piccolo dimostra una spiccata tendenza per la pittura tanto che già all'età di tredici anni si distingue vincendo il Primo premio di ottocento lire al "IX Concorso di operosità" indetto dall'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1928.
Compie gli studi presso l'Istituto Tecnico Industriale Pareggiato di Catanzaro conseguendo il Diploma a Messina nel 1939.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, presenta domanda per essere ammesso al corso per Allievi Ufficiali di Complemento. In attesa dell’ammissione, le autorità militari lo destinano alla caserma “Bianchini” di Napoli per essere, da lì a poco, imbarcato per la Libia. Due giorni prima della partenza, arriva la sospirata ammissione al corso di AUC di Fano per cui parte alla volta della nuova destinazione. Ciò si rivelò una fortuna perché la nave con cui sarebbe dovuto partire, fu silurata ed affondata.
Con il grado di sottotenente, viene assegnato alle operazioni sul fronte francese dove, nelle poche ore di libertà dal servizio, trova il tempo di dipingere qualche quadro. In questo periodo si ammala di ulcera allo stomaco e ciò lo condizionerà profondamente tutta la sua vita anche dopo l'operazione chirurgica alla quale si sottoporrà nel 1967.
Congedatosi, si unisce in matrimonio con la signorina Severina Paglia, una maestra elementare, con la quale era fidanzato fin dall'età di quindici anni e con la quale avrà due figli: Rossella e Aldo.
Dal 1946 al 1980 presta servizio, con l’incarico di geometra, presso l'Ufficio del Genio Civile della sua città.
La sua carriera artistica inizia fin da tenera età tant’è che a soli tredici anni, vince un premio di 800 lire al “IX Concorso di Operosità” indetto dall’O.N.B. presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Continuerà la sua attività da autodidatta approfondendo la conoscenza delle varie tecniche pittoriche.
Nell'ambito di tali esperienze, va catalogata la copiosa produzione di opere che testimoniano nel corso degli anni, la validità del suo stile, maturato nel costante perfezionamento della tecnica e nel valore poetico della tematica.
La sua prima uscita ufficiale in campo artistico è del 1956 quando allestisce la sua prima mostra personale presso il Salone dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro.
Artista poliedrico: si diletta a suonare la fisarmonica ed in questo periodo si cimenta anche nella composizione di versi e di canzoni partecipando ad alcuni festival con lusinghieri risultati.
Ma la sua vera vocazione artistica è la pittura alla quale dedica la gran parte del suo tempo libero, anche a costo di tralasciare la famiglia. Dipinge in casa nel "suo" soggiorno che ha quasi trasformato in uno studio di pittura con pennelli, colori ed ogni altra cosa inerente la sua attività.
Grande osservatore della natura, memorizza un’infinita quantità di paesaggi, marine, figure, scene campestri che traduce poi in quadri, disegni, acquarelli tutti diversi uno dall'altro.
Anche se il carattere schivo e modesto lo porta a preferire di operare nel silenzio, a partire dai primi anni ’60, spinto anche dalle lusinghiere critiche dei suoi molteplici estimatori, partecipa a numerose manifestazioni artistiche che l'hanno acclamato vincitore di ambiti premi.
In questi anni inizia un minuzioso e paziente lavoro di catalogazione delle opere che possiede e di quelle che non ha più, eseguite dal 1930 in poi. Questo catalogo, aggiornato fino all'ultimo quadro prodotto, è ora gelosamente conservato dai figli ai quali ci si può rivolgere per la visione delle opere.
Continua a dipingere a casa fino al 1970 quando, nei pressi della sua abitazione, prende in affitto un locale a piano terra dove allestisce il suo studio d'arte. E' qui che da allora in poi trascorre quasi interamente il suo tempo libero continuando a dipingere ed a completare con cornice e passe-partout le sue "creature" (così ama definire i suoi quadri) restando a lavorare anche fino alle ore piccole.
Dopo il collocamento a riposo avvenuto nel 1980, libero da impegni di ufficio, si dedica ancor di più all'attività artistica. Allestisce così a Torino, con enorme successo di critica, l'ultima sua importante mostra personale. In questo periodo intensifica i rapporti con gallerie, critici d’arte, accademie e quant’altro disseminati sia in Italia che all’estero. Partecipa così a numerose manifestazioni artistico – culturali riuscendo a conseguire numerosi titoli e riconoscimenti. Agli inizi degli anni novanta, un’incurabile e dolorosa malattia lo costrinse a rallentare di molto l’attività. L’innata passione per la pittura non lo fermò, perché riuscì a dipingere fino ad un mese prima della sua scomparsa che avvenne a Catanzaro nella sua casa di via Mattei la mattina del 29 aprile 1992.
BIBLIOGRAFIA
• CATALOGO BOLAFFI N° 9. Edizioni Bolaffi Torino
• ARTEGUIDA LOFARO N° 2. Lo Faro Editore Roma
• TRAGUARDI dell'ARTE '70. Lo Faro Editore Roma
• ARTISTI INTERNAZIONALI CONTEMPORANEI. Gente Nostra Editore Torino
• PANORAMA d'ARTE '74 Magalini Editrice Brescia
• MAESTRI DELL'ARTE CONTEMPORANEA. Edizione d'Arte I.R.A. Torino
• GUIDA AL COLLEZIONISMO D'ARTE. Edizione d'Arte I.R.A. Torino
• ARTE ITALIANA CONTEMPORANEA. Editrice La Ginestra Firenze
• DIZIONARIO BIOGRAFICO dei MERIDIONALI. Istituto Grafico Editoriale Italiano Napoli
• ARTEMERCATO INTERNAZIONALE. (Bollettino delle quotazioni) La Spezia
• PITTURA E SCULTURA OGGI. Panepinto Editore La Spezia
• LA NUOVA RIBALTA ARTISTICA. Piacenza
• PITTORI, SCULTORI e INCISORI 2° Edizione. Casa Editrice Alba Ferrara
• ANTOLOGIA DEI PITTORI ITALIANI CONTEMPORANEI. Edizioni 2000 Ercolano (NA)
• SCULTURA e PITTURA ITALIANA. Peschiera del Garda (VE)
• ANNUARIO 1975. Gabrieli Editore Roma
• Catalogo BOLAFFI 1975. Edizioni Bolaffi Torino
• GUIDA AL COLLEZIONISMO DI PITTORI CONTEMPORANEI IN PIEMONTE Torino
• L'ELITE - SELEZIONE ARTE ITALIANA. Editrice L'Elite Varese
• LA COMUNICATIVA (Eco della Critica) 2° Edizione. Donadei Editore Roma
• IL MERCATO ARTISTICO DEL '900 II Volume. Istituto Editoriale Sistina Torino
• BIANCO E NERO, VITA ARTISTICA DEL '900. Firenze
• CATALOGO D'ARTE GELMI 1983/84. Edizioni d'Arte Sesto S.Giovanni (MI)
• ENCICLOPEDIA MONDIALE DEGLI ARTISTI CONTEMPORANEI. Bologna
• CATALOGO D'ARTE GELMI 1984/85. Edizioni d'Arte Sesto S.Giovanni (MI)
• CATALOGO INT. D'ARTE CONTEMPORANEA. Casa Editrice Alba Ferrara
• CATALOGO D'ARTE GELMI 1985/86. Edizioni d'Arte Sesto S.Giovanni (MI)
• LEADERART,CATALOGO DELLE QUOTAZIONI UFFICIALI della UNIONE EUROPEA di BELLE ARTI. Abbazia di S.Eutizio Perugia
• QUOTAZIONI UFFICIALI 1988. Edizioni d’arte Artitalia Matelica (MC)
• LA CALABRIA NELL'ARTE. Edizioni Orizzonti Meridionali Catanzaro
• CATANZARO: I LUOGHI, LE PERSONE, LE OPERE. Ed. Cinesud due Catanzaro
• PALAZZO BANDERA. 1989-1996. Ed. Museo delle Arti Busto Arsizio (VA)
• GUIDA ARTENOVA '97. Edizioni Target s.r.l. Verona
• PITTORI E SCULTORI ITALIANI DI IMPORTANZA EUROPEA. Ed. Il Quadrato Milano
• LA PITTURA, LA SCULTURA E LA GRAFICA IN ITALIA: I PROTAGONISTI DEL 1998. Editore L’altro modo di volare Castellamare Di Stabia (NA)
• ENCICLOPEDIA DEI PITTORI E SCULTORI ITALIANI - ANNO 2000 – Edizioni Il Quadrato Milano
ARTE E ARTISTI IN CALABRIA DALL'800 AD OGGI 2020 di Angelo Di Lieto. Titani editori
Curriculum
PREMI CONSEGUITI
· 1930 Premio di lire 800 al IX CONCORSO DI OPEROSITÀ indetto dall' O.N.B. presso l'Accademia di Belle Arti. Roma.
· 1957 Secondo classificato e Medaglia d’argento al “Concorso d’Arte Sacra” indetto dall’E.N.A.L. di Catanzaro.
· 1963 Terzo classificato e Medaglia di bronzo al "Primo Concorso di Pittura ex-tempore Città di Nicastro" (CZ).
· 1966 Secondo classificato e Medaglia d'argento al " Quarto Concorso di Pittura ex-tempore Città di Nicastro" (CZ).
· 1967 Primo classificato e Medaglia d'oro alla "Mostra d'arte pittorica del Giugno Chiaravallese" (CZ).
· 1969 Segnalazione d'onore e medaglia al "Secondo Premio di Pittura Estemporanea Città di Conflenti" (CZ).
Secondo classificato e medaglia d'argento alla "Prima Mostra d'Arte di Polia"(CZ).
Diploma di merito con Medaglia alla "Quarta Mostra Inter/le d'Arte Contemporanea Città del Sole" Napoli.
Diploma di merito con Medaglia alla "Quarta Mostra Internazionale Cavalleggeri d'Aosta" Napoli.
· 1970 Diploma di merito e Medaglia al "Quarto Premio di Pittura Targa d'oro Mergellina Napoli.
Coppa e Diploma di Merito al "Primo Premio Nazionale di Pittura Estemporanea Città di Catanzaro".
Coppa e Diploma di Merito al "Primo Premio Nazionale Calabria mari e monti (premio acquisto) Catanzaro.
Segnalazione d'onore al "Primo Premio Nazionale Cassiodoro" Catanzaro.
· 1971 Terzo classificato con Coppa e Diploma di Merito al "Quarto Premio Nazionale di Pittura" Monterosso Calabro (VV).
Medaglia d'oro alla "Prima Mostra Collettiva Autunno 71" Presso la Galleria d'arte La Papessa Roma.
· 1972 Secondo classificato (premio acquisto) alla "Mostra di Pittura di Mongiana" (VV).
Terzo classificato con Coppa al "Quinto Premio Nazionale di Pittura" Monterosso Calabro (VV).
Primo classificato e Coppa al "Primo Premio Nazionale di Pittura" indetto dal C.I.F. di Catanzaro.
Diploma di Segnalazione d'onore al "Quarto Concorso Nazionale di Pittura Mattia Preti" Catanzaro.
Segnalazione di Merito alla "Prima Mostra Nazionale Città di Catanzaro” (Targa e Diploma).
· 1973 Medaglia aurea alla “Mostra del Ritratto La Cornice d'oro” Genova.
Diploma e Coppa alla “Sesta Edizione della Mostra Nazionale di Pittura” Monterosso Calabro (VV).
Primo class. alla "V Premio Naz. indetto dall'Unione Cult. Calabrese" (CZ).
Segnalazione d'Onore alla seconda edizione del "Premio Nepetia" di Amantea (CS).
· 1974 Insignito del "Premio Marc'Aurelio" indetto dalla Agenzia di Attualità Cinematografiche e Televisive Roma.
Coppa della Amm/ne Prov/le di Catanzaro alla "Prima Mostra Nazionale Galleria Il Timone patrocinata dal Comune di Vibo Valentia.
Segnalazione di Merito al Premio Nazionale di Poesia e Pittura dell'Unione Culturale Calabrese. Catanzaro.
Segnalazione di Merito al "1° Concorso Naz. di Pittura “Acquarius" Catania.
· 1975 Segnalazione Speciale al "Concorso Internazionale Paul Gauguin" Milano.
Targa d'Argento e Medaglia d'Oro alla "Prima Mostra Nazionale Estemporanea Città di Squillace (CZ).
Segnalazione d’Onore all’8° edizione del “Premio Nazionale di Poesia, Saggistica e Pittura” indetto dall’Unione Culturale Calabrese Catanzaro.
· 1978 Premio Europa Unita '78 Roma.
Secondo Classificato con Coppa al "Gran Premio Internazionale Città di S.Francisco" indetto da Telespiga - Unione Artis Mondial- Viareggio (LU).
Oscar Dei Premi '80. Viareggio.
· 1981 Primo Classificato Trofeo e Medaglia al "Premio Città di Reggio Calabria".
Primo Classificato (Ex-aequo) con Premio Acquisto alla “Mostra di Pittura Gasperina Estate“ (CZ).
· 1983 Premio Internazionale della Critica. Bologna.
Primo Premio Assoluto al "3° Concorso Internazionale Pisarum '83" organizzato dalla Accademia Internazionale Fanum Fortunae di Fano (PS).
Segnalazione e Targa al "V Premio Naz. di Pittura Città di S. Severina (CZ).
· 1984 Premio delle Nazioni '84. Ferrara.
Premio Incontri Culturali '84. Premio Zeus. Rimini.
Secondo Classificato con Coppa al "VII Trofeo del Po" organizzato dall'Accademia Internazionale Città di Boretto (RE).
· 1985 Gran Premio de "Il Quadrato" Milano.
Premio Internazionale "Nettuno d'Oro" Bologna.
Trofeo Marmoreo al "Primo Premio Internazionale d'Arte" indetto dal periodico Interart Avenza di Carrara.
· 1986 Quinto Classificato con Targa alla "19° Mostra Internazionale d'Arte Premio ASLA 86" dell'Associazione Siciliana Lettere e Arti di Palermo.
Targa al "1° Premio di Pittura, Scultura e Grafica" indetto dall'Accademia Vesuvio di Casoria (NA).
Diploma di Benemerenza e Trofeo al "Premio di Pittura Alba" indetto dalla Galleria Alba Ferrara.
· 1987 Trofeo d'Oro '87 per meriti artistici dalla Galleria Alba di Ferrara.
· 1989 Gran Premio D'Europa "La Musa dell'Arte".
· 1990 Medaglia d'Oro "Tricolore" dall'Accademia "Gli Etruschi" Vada (LI).
· 1999 (postumo) Gran Prix Telegatto Arte 1999 dell’ Associazione Culturale “Amici del Quadrato” Milano.
TITOLI ACCADEMICI
1970 Accademia "Tommaso Campanella" (medaglia d'argento).
1972 Accademia de "i 500".
1973 Accademia "Unione Mondiale della Cultura" (effettivo).
1976 Accademia Universale "G.Marconi" (benemerito).
1984 Accademia Intern. "Pantheon" (per merito).
Accademia Internaz. "Citta'di Boretto" (per merito).
1990 Accademia "Alternativa".
RICONOSCIMENTI RICEVUTI IN CAMPO EUROPEO
1974 Premio Marc’ Aurelio. Roma
1978 Premio Europa Unita '78. Roma
1980 Oscar Dei Premi '80. Viareggio
1983 Premio Internazionale della Critica. Bologna
1984 Premio delle Nazioni '84. Ferrara VII Trofeo del Po. Boretto (RE) Premio Incontri
Culturali '84.
Premio Zeus. Rimini
1985 Gran Premio de "Il Quadrato". Milano
Premio Internazionale "Nettuno d'Oro". Bologna
1989 Inserito nell'Albo Professionale Artisti Europei.
Gran Premio D'Europa "La Musa dell'Arte".
1990 Medaglia d'Oro "Tricolore" dall'Acc. "Gli Etruschi". Vada (LI)
1995 Inserito nell'Archivio Storico di Consultazione dell'Arte Moderna e Contemporanea presso il Museo delle Arti. Busto Arsizio (VA)
MOSTRE PERSONALI
1956 CATANZARO . Sala Mostre "A.Cefaly".
1969 CATANZARO . Galleria Mattia Preti.
1971 COPANELLO (CZ). Salone del “Motel Copanello”.
SIDERNO M. (RC) . Sala dell'Assessorato al .Turismo di Siderno.
LAMEZIA T. (CZ) . Salone di Palazzo Gatti.
NAPOLI. Galleria d'Arte S. Giacomo.
1973 CATANZARO. Galleria d’Arte L'Astragalo.
1976 LE CASTELLA (CZ). Salone Hotel Le Castella.
1977 COSENZA. Sala Scuola Internazionale di Danza.
1978 SELLIA M. (CZ). Sala Hotel Triton.
1981 TORINO. Galleria d'Arte Magimawa.
1994 CATANZARO. Sala Mostre “A.Cefaly”. (retrospettiva).
FERRARA.Galleria d’Arte “Alba”. (retrospettiva).
2000 CATANZARO. Gipsoteca “F. Jerace” (retrospettiva).
2002 GASPERINA (CZ). Sala conf. della Pro Loco. A cura del “Centro Studi Brutium e del Comune di Gasperina”
2015 CATANZARO. Complesso monumentale del S.Giovanni per i 100 anni dalla nascita (retrospettiva).
MOSTRE COLLETTIVE
1954 Mostra d'Arte “Agosto Vibonese” (VV).
1955 1°Mostra Sindacale “Artisti Belle Arti di Bianco e Nero” Catanzaro.
1957 2° Mostra Sindacale di Pittura e Scultura Catanzaro.
Premio di pittura “Città di Pizzo Calabro” (VV).
1958 Premio di pittura “Città di Pizzo Calabro” (opere esposte al Palazzo delle Esposizioni in Roma).
1964 Mostra Provinciale di Pittura “58 Marguttiana” Crotone.
1966 3° Mostra Annuale del Dipinto di Piccolo Formato presso la Galleria d'Arte “La Verritre” Milano.
1969 2° Premio Nazionale di Pittura e Grafica Diamante (CS).
1972 Mostra d'Arte “Il Quartiere”. Messina.
Mostra d'Arte “Pittura nell'Italia Meridionale Oggi” Guardia Piemontese (CS).
Mostra Mercato Quadro di Piccolo Formato Prato (FI).
1973 Mostra d'Arte Sacra Catanzaro.
1° Mostra Internaz. "La Tavolozza d'Oro" c/o Galleria d’Arte “MARCONA” Milano
Premio di pittura “Pizzo” 21° Edizione Pizzo (VV).
1974 Mostra Calabrese d’Arte Contemporanea organizzata dall’A.N.L.A. di Catanzaro.
1975 1° Premio Nazionale di Pittura organizzato dalla “Pro Loco” di Crucoli (KR).
1978 Premio “Europa 1978” organizzato dalla Società Mutua Assistenza fra i lavoratori Roma.
2° Gran Premio della Stampa. Concorso Internazionale di Pittura Milano.
1980 2° Premio Nazionale "Santa Severina” (KR).
Oscar dei Premi per Meriti Speciali a cura della Galleria d’Arte “Telespiga”. Viareggio (LU).
1982 1° Collettiva Europea d'Arte Contemporanea presso il Palazzo dei Congressi EUR Roma.
1984 Mostra d'Arte "Manciano '84".Manciano (GR).
1987 Biennale d'Arte "Omaggio al Caravaggio" presso il “Museo Mystique” Isola di Malta.
1988 Mostra di Pittura "Arte 88" presso la Galleria d'Arte Alba Ferrara.
Mostra di Pittura "Premio A.S.L.A" Palermo.
2012 Mostra di pittura “Primavera dell’Arte”, organizzata da “ASSOARTE” - Promo Service srl Ancona.
2013 Mostra di Pittura "I colori del paesaggio” Galleria La Barchessa di Villa Quaglia. Treviso.
CRITICI D'ARTE E GIORNALISTI INTERESSATISI ALLA SUA PITTURA
Prof.Nino Boriosi - Gr.uff.prof. Alfredo Valenti - Dott.ssa Maria de Bonis - Prof. Sharo Gambino - Prof. Moise' Asta - Prof. Franco Mancini - Dott. Italo Carlo Sesti - Dott.ssa Tina Galgano de Lerma - Dott.ssa Carlotta Mandel - Prof. Vincenzo Lamantea - Prof. Ugo Ortona - Prof. Eugenio Dragutescu - Dott. Paolo Apostoliti - Prof. Giuseppe D'Agostino - Dott.ssa Ivana Talotta - Dott. Gianfrancesco Solferino - Dott. Giuseppe Verbaro - Dott. Rudy Margara - Prof. Nando Giardini - Prof. Rocco Ritorto - Prof.Alberto Consarino - Dott.ssa Maria D'Avalos - Prof. Annibale Ventrici - Dott.ssa Lietta Tornabuoni - Dott. Bruno Rozzera - Prof. Armando Capri - Prof. Franco Tralli - Prof. Lucio Violi - Dott. Augusto Giordano - Prof. Gaetano Spadaro - Prof. Cesare Mulè – Dott. Gianfrancesco Solferino
HANNO SCRITTO INOLTRE I SOTTOELENCATI
QUOTIDIANI, PERIODICI E RASSEGNE
Il Roma, Il Mattino, Il Giornale d'Italia, La Gazzetta del Sud, Il Grido della Calabria, La Calabria, Il Miliardo, Il Mezzogiorno d'Oggi, L'Eco del Popolo, Relations Latines, Flash Sud, Calabria Letteraria, Nuovi Orizzonti, Il Gazzettino dello Jonio, Il Popolo, Magna Grecia, L'Araldo del Sud, Scena Illustrata, Il Quadrante delle Arti, Il Marguttone, Cultura ed Azione, Il Crotonese, Voce di Ferrara, Il Machiavello, Il Popolo Calabrese, Il Resto del Carlino, La Nuova Ferrara, Il Messaggero, Il Giornale d’Italia, Il quotidiano, Il Mattino, Il Piccolissimo, Il Corriere della Sera, La RAI TV nella rubrica "Le Arti", Il corriere di Roma, La Ciminiera.
Antologia Critica
Dott. RUDY MARGARA
Direttore del “Club del collezionista” MILANO 1975
Profondo conoscitore dell’arte del dipingere, FAUSTO PARENTELA attua la sua abilissima tecnica nella concretizzazione di paesaggi dai dosatissimi giochi cromatici, calibrati ed equilibrati nel gusto di una pennellata vigorosa, che pure tanta dolcezza sa trasfondere sulla tela nei mirabili passaggi tonali, armoniosamente fusi ed intelligentemente concepiti nella mente dell’Artista che nulla lascia al caso. I suoi ritratti, quei visi dalle linee sicure e dai profili marcati, sono il completamento di un’arte sgorgata naturale nell’animo di Fausto Parentela, e realizzata con talento innato e valida tecnica.
Prof. GAETANO SPADARO
Presidente del Cenacolo omonimo. Napoli 1971
Artista di perspicace espressione e naturalezza di squisita sensibilità e di soffusa poesia e spiritualità.
Prof. UGO ORTONA
ROMA 1975
La prima sensazione che suscita l’arte di FAUSTO PARENTELA è di una completa partecipazione per l’oggetto che s’intende interpretare: è più ancora di un atto d’amore verso gli oggetti o le persone che Egli vuole rappresentare. Di conseguenza qui non si può parlare dell'opera di Parentela in termini di questa o quella moda, ma più semplicemente di una onesta e genuina pittura fatta di osservazione del “Vero” e dell’ambiente in cui si vive. Nasca, di conseguenza, una conclusione molto elementare: non è l’artifizio più o meno intelligente a creare l’opera d’arte, ma piuttosto la continua contemplazione della natura a generare la vena ispiratrice dell’artista. E questo è il caso di Fausto Parentela.
Dott. Augusto Giordano Giornalista
Rispetto rigoroso dei piani, disegno sicuro, modestia, e non mestiere, nel tocco, studio psicologico del personaggio approfondito nel ritratto, luminosità e varietà dei toni di colore, fresca immediatezza nella composizione, sono i caratteri peculiari per cui le opere di Parentela non possono non riscuotere successo. Ma Parentela dipinge per se stesso, s’innamora della sua creatura, s’inebria della loro poesia. La pittura sua non è altro che poesia.
Dott.ssa Tina Galgano de Lerma
NAPOLI , 30/11/71
Fervore creativo che, inno vibrante, avvince ed affascina. Una produzione poliedrica in cui, da vero maestro, offre dalle suggestive tele, una visione completa che stupisce per l’intensa e varia produzione. Delicatissimi quadri i “Paesaggi della Sila” quasi addormentati in un sogno di stupore, bianchi di neve dai riflessi trasparenti o invece, tutto un sorriso, per i toni solari del pastello evanescente. Rifrazione di mille luci su un ruscello che, fra gli alberi di un azzurro da fiaba, è una visione unica della “Campagna Silana”. Deliziose miniature il cui studio, nel brevissimo spazio, incide minutissimi tratti in rilievo che rende vera la “Piccola strada”, la “Marina” e la piccolissima “Natura morta”.
Si sente l’immenso mistero della fede nel desolato “Cristo”, simbolo Divino, in cui la mano ed il colore hanno reso il verismo in una fusione di purezza ideale da indurre le labbra a sospirare, commosse, la parola “Credo”. Quadri che per tanto tempo sono stati quasi celati come in uno scrigno prezioso, perché Fausto Parentela, pur vincitore di premi importanti che gli sono stati conferiti per meriti indiscussi, espone di rado, così teneramente legato alle sue creazioni che sono parte dell’animo sensibile, di vero artista.
Prof. Lucio Violi
Presidente della Assoc. Culturale Artistica “Amici del Quadrato” Reggio Emilia 1990
Il suo spirito oltremodo trasparente ed incline a carpire i segreti del vero e dello spontaneo, trova nel colloquio con ciò che è naturale la sua più completa e felice realizzazione.
ARCHIVIO NAZIONALE DEI VALORI ARTISTICI MILANO
Il valore poetico di cui è pregna ogni opera di Fausto Parentela emerge immediato dal denso ispessirsi del colore, dall’equilibrata proposta dei chiaroscuri oppure del gioco fitto di brevi, sicure e pur dolci pennellate quasi rincorrentisi nella sequenza melodiosa di un ritmo interiore. Le innate capacità artistiche dell’autore ne convalidano il linguaggio pittorico, maturato nell’acquisita sicurezza dei mezzi espressivi e teso alla sintetica realizzazione figurativa del reale, che assurge a vero documento culturale d’ambiente, in paesaggi esternati in sublime bellezza, e di costume, in ritratti stupendamente resi nella loro personale psicologia. Un mondo condensato di luminosità quello di Parentela, ove gli stati d’animo sembrano costruire ogni armoniosa composizione, rarefatta nella dimensione spazio-temporale e calata nella liricità di un quotidiano ancor sano, genuino e pulsante d’amore. L’esistenza, quale emblematico sunto di valori umani ancora presenti, è felicemente narrata mediante tonalità cromatiche di gioiosa vitalità e di esultante limpidezza.
Pittore Vincenzo Lamantea
Cortale (CZ)
Le sue immagini s’individuano per contrasti decisi di luci e di ombre e realizzano una visione a volte agiata, a volta serena ma, sempre gradevole dal dato di natura, cosicché la composizione si intravede attraverso un velo continuo di particelle vibranti di luce. Le forme si liberano da ogni pesantezza e dalla minuta analisi naturalistica, per vivere esclusivamente dei loro valori pittorici che la sottraggono al dominio dell’illustrazione in cui qualcuno ha voluto relegare la pittura di Fausto Parentela. Timido e solitario, il nostro amico, non ama mettersi in mostra e parla raramente della Sua opera come se avesse paura di svelare i segreti reconditi della sua anima. Questo potrebbe darci la chiave della sua vocazione di artista di tradizione, della sua coerenza spirituale, della sua intima religiosità, dell’amore e dell’umiltà con cui ha sempre tentato di fissare l’oggetto della sua pittura: mare, o cielo, o figura, o casolari nella sua più pura ed essenziale verità. Del resto bastano le minuscole opere lavorate a spatola con giustezza di valori tonali e vastità luminosa da miniaturista fiammingo, per dare l’esatto valore dell’opera pittorica del maestro.
Dott.ssa Carlotta Mandel
Napoli, 1972
...”un pittore sicuro ed originale, pur nella linea della tradizione, dal discorso semplice e convincente, sia nelle figure che nei paesaggi suggestivi, nelle marine vasti e scintillanti. Un artista che lavora con assoluta serietà, sostenuto da una vocazione autentica e da una profonda preparazione”.
Prof. Franco Tralli
University North Wost London Ottobre 1983
La solidarietà di Parentela con l’arte è stata testimoniata da molti ed in modo egregio. Io direi che in lui si riscopre la verità inconfutabile di sempre: l’arte non sopporta etichette ......
.....si deve ammettere che nell’artista versatile c’è la radice più pura dell’esprimere, e tanto più del fare arte. Se in taluni sporadici casi Fausto Parentela cede alle lusinghe del gioco e dell’esagerata dimostrazione di capacità, proprio in quei casi enuclea la contraddizione di essere pittore oggi ma con il marchio della signorilità e della consapevolezza. In modo particolarissimo, ciò salta agli occhi nei ritratti: di rara perizia fisionomica e scavo analitico, sino a rasentare il supervero della fotografia o - se si vuole - il superfalso dell’istante irripetibile della messa in scena. La sfida fra vero fotografico e vero pittorico è deliziosissima e apprezzabilissima specialmente se si tiene conto che Parentela è anche autore di tele di struggente paesaggismo e di nature morte di graffiante sostanzialità.
Gr. Uff. Prof. Alfredo Valenti
Presidente generale della Accademia Internazionale “Pantheon” di Rimini Dicembre 1984
Fausto Parentela ha trovato la pittura per puro istinto. Quasi letterario all’inizio, nella descrizione dell’immagine è subentrato un mestiere di tipo classico, poi altro ragionamento, altro studio della tecnica per trovare chiaroscuri che il suo io gli dettava, se non per fini d’arte, almeno per fini d’identità. E così operando, nell’ansia di ricerca, è diventato padrone della tavolozza e la sua possibilità di equilibrare tono e chiaroscuro fino a raggiungere calde atmosfere, ha raggiunto sorprendenti risultati che sono dovuti senz’altro, alla sua sensibilità di artista. Abbiamo nelle sue opere la testimonianza di cosa vuol dire sacrificio, applicazione costante, minuziosa, diligente. I suoi lavori sono sempre affrontati con scrupolo e soprattutto con rigorosa serietà. Oggi, Fausto Parentela esprime egregiamente sé stesso attraverso un linguaggio poetico nelle sue creazioni ed è un pittore di grande potenza creativa con tonalità calde e ritmiche. Il suo segno è avido di contrasti che danno alle figure umane una potenza espressiva non comune. Un artista nel vero senso della parola, senza retorica a buon mercato.
Dott. Sharo Gambino
Giornalista della Redazione RAI di Cosenza
Corrispondenza trasmessa nella rubrica “Le Arti” Ottobre 1971
Nello spirito e nel cervello di Fausto Parentela, l’ispirazione scorre continua, come un ruscello la cui sorgente non conosce secca. Il pittore catanzarese dipinge un quadro e non lo ha ancora terminato che già nella mente gli brilla l’idea per un’altra composizione; sempre così, senza soluzione di continuità. La sua produzione, pertanto, è talmente vasta, che al visitatore del suo studio vengono le vertigini costretto com’è a vedere ed ammirare in fretta perché diversamente gli mancherebbe il tempo. Alto, magro, con la sigaretta eternamente incollata tra indice e medio, Fausto Parentela ha dedicato l’intera vita all’Arte (quella con la a maiuscola) al punto che non solo dorme pochissimo (lavora anche a notte inoltrata), ma mangia anche assai poco e qualche volta dimentica di avere una famiglia ed un ufficio dove svolge attività di funzionario. Ma nessuno gliene vuole: Parentela è fatto così e così va preso, coi suoi pregi e i suoi non molti difetti.
Quanti quadri ha dipinto l’estroso pittore di Catanzaro? Forse non lo sa nemmeno lui, ma è certo che tra marine, nature morte, paesaggi, angoli di paese e cittadini, ritratti ed ogni altro soggetto che lo affascina, sono tre o quattro mila a dir poco. E tutte hanno un’impronta personale distinguibile a distanza. Ed è la trasparenza, l’ariosità dei colori che comunicano all’animo dello spettatore un senso di serenità, di pace, di purezza. Perciò, nella pittura di Parentela, è da vedere un messaggio ed un invito a tornare alla serenità della natura, alla pace della campagna che va salvata da ogni ulteriore contaminazione se davvero non si vuole che l’umanità non si abbrutisca, perda quanto di più prezioso essa ha avuto da Dio al momento della creazione.
Dott. Bruno Rozera
Giornalista Agosto 1978
Fausto Parentela è della Magna Grecia, del Metaponto, del Sud, a cavallo dei due mari. Le sue opere ci fanno vivere e rivivere l’infanzia, l’ambiente nostro, la nostra vita, e l’errore grave dell’aver lasciato la nostra terra. Ad essa ci richiama l’artista Parentela nascosto nel piccolo angolo del “Triton” (salone dove allestì una mostra personale n.d.r.). Vive in quei pochi centimetri con la sua Arte e con il suo Io. Ora dobbiamo sostare ed ammirare le sue opere: tanti colori appropriati, nessuna dismisura, tanta armonia, linee giuste. E chissà che Parentela non valga più di quanto si pensi. Se ognuno di noi si chiedesse: “Perché Parentela dipinge?”. La risposta è sempre difficile come assurdo è spiegare il tormento dell’artista.
Prof. Nino Boriosi
Glottologo - Membro del Centro Europeo di Ricerche per la Linguistica. Città di Castello (PG).
La sua pittura si libera dai falsi schemi dell’arte cosiddetta di avanguardia di facile approssimazione all’arte stessa, eludendo valori e canoni pittorici. Quella di Parentela è una pittura nella quale i valori dell’arte si equilibrano nella capacità della incentivazione del soggetto e nella fantasia creativa indipendente da formule di scuola. E’ una felice composizione creativa, una pittura solare come la sua terra natale, la Calabria, antica terra di miti greci, di quella luce vivida del mare di Ionia a cui egli si richiama nostalgico e meditativo poeta del colore.
Dott.ssa Ivana Talotta
Critico d’Arte Gennaio 2002
Le opere spaziano da un naturalismo realista ad un sincero espressionismo; in tutti i lavori la natura si svela di luce ed energia propria gli abitanti delle campagne come quelli delle città diventano parte del tutto, senza perdere l’armonia dei colori e la lucente leggerezza delle pennellate, sempre fresche, vivaci e piene di entusiasmo, così nelle rughe di un vecchio come nel passaggio rapido delle nuvole nel cielo della nostra terra calabra.