Sulla sua Arte

Pittrice e Calcografa Parlare di Mara non è cosa semplice, riassume in sé quegli elementi che sono propri di coloro che amano o sembra che amino, deliberatamente complicarsi l’esistenza. Sempre in conflitto con se stessa, non contenta di facili soluzioni, riesce a ottenere risultati complessi e affascinanti, non sempre facili da interpretare per rendere possibile una lettura alla portata di tutti. 

È così nella vita è così nell’arte. Mara non può essere che Mara. E si può ben dire che in quel giorno di Natale del 1976 nasce un’artista. 

Mara Alvisini, infatti, vede il mondo per la prima volta il 25 Dicembre 1976, e con Mara non viene alla luce una persona qualsiasi, come dicevamo, dabbene quanto si vuole, ma quell’essere particolare, pieno di curiosità, di interessi di ogni tipo, di contraddizioni, di continua ricerca in se stessa e negli altri, di voglia di cambiare il mondo, perennemente insoddisfatta, desiderosa di finire quel qualcosa che non finirà mai: nasce l’artista. 

Dopo le normali curiosità e incertezze culturali proprie dell’adolescenza, i suoi interessi si dirigono verso il mondo affascinante e incommensurabile dell’arte. Frequenta giovanissima, a partire dal 1995, i corsi della “Schola” di Franco Bellardi, centro di preparazione e ricerca delle tecniche della pittura, ceramica e calcografia, operante nella città di Rieti. L’assiduità e l’impegno, soprattutto nella Calcografia, la conducono presto a dirigere nella stessa “Schola” il settore riguardante la stampa d’arte, acquaforte, acquatinta, ecc. Nel frattempo si laurea in Infermieristica, forse pensando a un’eventuale soluzione sociale per una sicurezza economica. Non soddisfatta di questa scelta pensa bene di laurearsi in Archeologia e Storia dell’Arte. 

Continua intanto felicemente e con ottimi risultati la ricerca nel difficile campo della pittura e, soprattutto, come sempre, nella sperimentazione calcografica: la produzione di sensibili e belle acquetinte, in particolare, è davvero prodigiosa nelle numerose matrici incise. Saltuariamente partecipa con le sue opere a diverse esposizioni nazionali nelle quali si distingue ottenendo riconoscimenti e premi, tra gli altri ricordiamo la Mostra dell’Associazione Nazionale Incisori Italiani a Vigonza, Premio dell’Amministrazione comunale all’Estemporanea di calcografia di Formello, il primo premio nella Mostra sulla Riserva dei Laghi a Rieti, Premio della mostra dello Zafferano a Città della Pieve, Mostra degli Artisti Italiani, “Il segno infinito” a L’Avana (Cuba) nella Casa de Artistas Creadores ecc.

Risiede con il suo studio di pittura e calcografia a Scandriglia (Ri). A conclusione, posso ben dire con orgoglio e felicità di essere stato il primo a vedere, diversi anni fa, in Mara, allora ragazzina timida, l’artista che ne sarebbe venuta fuori. Auguro a Mara con affetto e ammirazione il successo che merita per il suo originalissimo lavoro e di conservare sempre quella spontaneità che ben difficilmente si trova in un mondo spesso condito di apparenza, di falsità e di comode accondiscendenze. Febbraio 2019 Franco Bellardi