DANIELA GUIDI   - Italia

CONTATTI: dagidan@tiscali.it


Concerto d'archi acrilico e gesso su legno cm 22 x 33
 
Libera mente acrilico su cartone telato cm 35 x 50
 
Il volo malta, gesso e acrilico cm 30 x 70
 
L'occhio della scienza acrilico su carta cm 25 x 35
 
Preghiera del mare (omaggio a Michelangelo) acrilico e graniglia su cartone telato cm 40 x 50
 
Resurrezione Acrilico su tela cm 30 x 70

La sua Biografia

Daniela Guidi, nata a Roma il 20/03/1957,compie studi classici e frequenta l’università di Filosofia approfondendo tematiche linguistico antropologiche. 

Alla fine degli anni si avvicina all’arte attraverso la fotografia, curando raccolte fotografiche e scrivendo un libro di fotografia per la casa editrice Savelli. 

Negli anni dall’85 al 90 il suo interesse va verso il campo della grafica, dove, fra i vari lavori, elabora marchi per società di costruzioni (fra cui la Tor di Valle SPA), cura l’immagine coordinata per un convegno medico per conto della Plasmon Spa, progetta manifesti ed immagini coordinate per seminari della CGIL e vince il primo concorso per il manifesto pubblicitario delle scuole serali del Comune di Roma. 

Partecipa a stage su diverse tecniche espressive come la ceramica raku e la cartapesta (presso una bottega di maschere veneziane). 

L’approccio alla pittura ritorna nel 2006, quando frequenta i corsi di disegno e pittura con il metodo Edwards “Disegnare con la parte destra del cervello” tenuti dalla pittrice Fiamma Morelli, e prosegue poi con la partecipazione a stage ed incontri full immersion presso l’Associazione l’ XI Musa. 

Nel 2008 espone sul tema dell’incontro fra arte e artigianato in uno spazio curato dal Comune di Cave

Nel 2012 espone nel Museo “Cascina Farsetti” al PREMIO CAPITOLIUM

Nel 2012 partecipa al premio GIORGIO CASTELLI – L’ARTE FA VIBRARE ILCUORE presso Palazzo Valentini Roma 

Dopo un lungo periodo di pausa, ha ripreso la sua ricerca nel campo artistico. 

La sua formazione interdisciplinare la porta ad utilizzare diversi materiali e differenti approcci artistici, ad osservare le immagini che ci circondano, le architetture, gli spazi per coglierne la forza compositiva, farla propria e reinventarla. 

La sua ricerca espressiva gioca così sulla trasfigurazione degli spazi e dei volumi e sull’alternanza chiaro scurale per creare nuove prospettive e una visione del mondo che non è mai univoca e definitiva.