YOLANDA ZERBONI - Italia
Contatti: yoli.zerboni@gmail.com Sito Web www.yoliart.it
Sulla sua Arte
La sua Biografia
Yolanda
Zerboni, nata a Buenos Aires (Argentina) nel 1951 e diplomata in pittura presso
l’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera artistica molto
presto, collaborando con Agenzie pubblicitarie italiane, argentine e
sudafricane. Ha realizzato inoltre numerosi progetti e disegni per libri, testi
scolastici e riviste. Ha esposto in molteplici città italiane, a Douala
(Camerun), Parigi (Francia) e Barcellona (Spagna). Insegna discipline
artistiche e le sue opere si trovano in diverse collezioni private e pubbliche,
tra le quali Roma Capitale.
La Critica
Francesco Zero (Scultore e Direttore artistico del Museo Demoantropologico del Giocattolo di Zagarolo)
Affreschi oli e batik. Zerboni predilige riversare la sua arte in differenti tecniche tutte abilmente e amorevolmente percorse. Una sottile malinconia pervade i suoi personaggi… eppure i colori sono gioiosi, ariosi i panorami e calde le figure. Supera la prospettiva nel sorriso delle bambole che trasportano il pensiero lontano da introspezioni e dolori. L’espressione è creativa e l’atmosfera calda e confortevole. Sono solo sfumature i passaggi romantici e solo carezze gli argomenti affrontati. L’abilità compositiva non consente soste alla lettura e suggerisce all’osservatore di riempire i suoi pensieri con emozioni ed attese, con soluzioni ed interpretazioni felici. E’ quel lavoro accurato e puntiglioso, pieno di particolari da scoprire che solletica la fantasia di chiunque si accosti alla sua grafite, ai suoi inchiostri, alle sue chine. Nel profondo, sinceramente emotiva, affronta un personale linguaggio pittorico per rifugiare nel disegno ogni ansia e nasconderla attentamente in un gesto o in uno sguardo del suo protagonista preferito: il sentimento.
Massimo Chisari (Critico d’arte)
Dipingere il
femminile come poesia e simbolo, questa è la via maestra dell’opera di Yolanda
Zerboni, il che non vuol dire sovrapporre un paio di occhiali di leggera
sdolcinatezza allo sguardo, ma semplicemente aggiungere un sorriso innato,
anche se a volte amaro, all’osservazione cruda e realistica del presente della
donna, espresso a volte in maniera fiabesca, altre simbolica, ma comunque mai
negato nella sua cruda verità. Una cruda verità dove la donna viene raffigurata
come oggetto, spesso umiliata, al fine di sincerare la prevaricazione dell’uomo
sulla donna, all’interno di una società rigorosamente fallocratica. Influenzata
da artisti come Bruno Cassinari, Arnoldo Ciarrocchi e Benicio Nuňez, le sue
opere sono pervase da una declinazione grafica onirica, capace di fermare i
suoi soggetti nello spazio e nel tempo. Il tempo di un artista, che cerca di
trasferire su tela i ricordi visti con gli occhi di un bambino e, con forte
spirito caustico, di risvegliare la coscienza di chi osserva. Quella di Yolanda
è dunque un’arte comunicativa, che cerca di sincerare le sue emozioni. Yolanda
nella sua carriera ha padroneggiato tutte le tecniche piegandole al suo
incantato e maturo stile espressivo. Bisogna dire che innanzitutto l’artista
romana sa illustrare e possedere il colore. Dà poesia alle forme, ma non solo,
sa anche arricchirle, aggiungendo un suo stile narrativo e simbolico alle
immagini, con una innata capacità di rappresentazione.
La personalità di Yolanda Zerboni nasce da una indubbia padronanza della
tecnica. C’è molto oriente, nella sua visione. Lo dimostrano la sua padronanza
della tecnica del batik e movenze e posture dei personaggi. Ma nel suo tratto
c’è anche molta capacità grafica, quasi formale, come dimostra il disegno dei
corpi, che prende forma essenzialmente dall’intreccio delle parti che li
compongono. E in Yolanda Zerboni risiede una perfetta capacità di esprimere e
sentirsi il colore di tinte che giocano con il tempo, capaci di portare il
passato nella contemporaneità e viceversa, spostando ogni volta i piani di ciò
che ti aspetti.
Insomma, Yolanda Zerboni è artista che sa esprimere e vestire con l’arte la
nudità del presente fino a carpire la sua bellezza. L’incanto e il dramma sono
le tinte che escono vive dalle sue opere, e che sanno fare di lei un’artista
assolutamente completa.
Silvia Filippi (Curatrice d’arte)
Crescere di statura senza perdere l’infanzia lungo il cammino, l’età dell’oro nella quale le nostre energie sono in potenza, nutrirsi di immagini e amore per ribellarsi alla costrizione del banale, prendere in prestito due ali d’arte e con sorriso ironico e malizioso tornare a volare: questo io vedo in te!!!
Michele Cennamo (Critico d’arte)
…messaggio di serenità, in cui le forme sono l’inaspettato simbolo della stessa pittrice. Sentimento lirico venato a tratti da una dolce tristezza.
Anna Maria Fraternali (Pittrice)
La tua anima canta ed attraverso il segno ed il colore riporta alla luce la tua gioia che solo una bambina sa esprimere. Difendi la tua fanciullezza che ancora alberga dentro di te.
Marina Loffredo (Storico dell’arte)
Illustrazioni di un mondo cavalleresco perduto, dal sapore d’oltreoceano.
Daniele Meli Salvadori (Pittore)
La tua arte è ricca di fascino, il tratto, il contenuto, i colori, la destrezza nell’esecuzione… tutto ciò mi fa sognare. … La tua arte è una boa dove appoggiarmi nel mio mare d’inquietudine. Grazie
Luigi Profeta (Pittore e scultore)
I quadri ed i batik della mia amica ed artista Yolanda Zerboni sono opere che fanno sognare, fanno tornare bambini, fanno tornare la mente all’infanzia. Yolanda ha la capacità di trasferire su tela i ricordi visti con gli occhi di un bambino… un sogno incredibile…
Paolo Levi, (Critico d’arte) per «L’ora d’aria»
Questa opera di vivo colorismo e di abile disegno affonda le sue radici espressive nella poetica surrealista. La pittrice delinea con precisione una scena ricca di elementi simbolici, incentrata sul complesso rapporto tra uomo e donna.